La Consob colpisce ancora, sospensione cautelare per un pf torinese

E’ stato sospeso per 60 giorni in via cautelare dall’Albo unico dei promotori finanziari, vista la necessità e l’urgenza di tutelare gli investitori. Ma più che un arrivederci si tratterà di un addio: le infrazioni commesse nel corso dell’esercizio della sua attività rendono infatti Gianni Tripol passibile di radiazione dall’albo a cui è iscritto dal 1993.

E’ quanto si legge nell’ultima delibera pubblicata dalla Consob sul suo bollettino online, in cui si spiega come a segnalare Tripol, pf torinese classe 1974, è stato inizialmente Benito Marino, presidente del Collegio sindacale di Banca Sai, che ha comunicato alla stessa Commissione di aver disposto a fine 2011 un provvedimento di recesso per giusta causa dal rapporto di lavoro in essere con il pf. Dalle note successive inviate dalla banca è poi emerso che Tripol avrebbe posto in essere, nel periodo compreso tra il 2007 e il 2011, alcune irregolarità nei confronti di 106 clienti, simulando operazioni di investimento; rilasciando rendiconti e documentazione contrattuale falsi e appropriandosi, anche mediante distrazione, di una somma complessiva pari a oltre 7,1 milioni di euro di pertinenza degli stessi clienti sopra, che hanno presentato reclamo spiegando di aver consegnato al promotore diversi assegni bancari e circolari.

A seguito di ulteriori verifiche nei confronti di Tripol, ha sottolineato ancora Banca Sai, è emerso che le irregolarità da lui compiute coinvolgono complessivamente 70 posizioni. La Consob, a seguito dei dovuti accertamenti, ha ritenuto esistenti le infrazioni addebitate al promotore, infrazioni che, compromettendo l’affidabilità di Tripol nei confronti dei risparmiatori, sono punite con la radiazione dall’Albo. Viste la necessità e l’urgenza di tutelare gli investitori anche potenziali, la Commissione ha deciso per ora di sospendere in via cautelare Gianni Tripol dall’attività di promotore finanziario per un periodo di sessanta giorni, ai sensi dell’art. 55, comma 1, del decreto legislativo n. 58 del 24 febbraio 1998.

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