Bpm pensa ad un piano industriale rivoluzionario

Bpm prova a ripartire dopo lo scandalo che ha investito il suo ex presidente, Massimo Ponzellini, ora agli arresti domiciliari, e l’ex direttore generale Enzo Chiesa, anche lui finito tra gli indagati. E lo fa con una lettera inviata a tutti i dipendenti della banca consultata e riportata da Radiocor) da parte del presidente del consiglio di gestione, Andrea Bonomi eil consigliere delegato dell’istituto Piero Montani. “Nonostante il durissimo lavoro che è stato fatto fino a questo momento”, si legge nella lettera dei due manager, “Bpm presenta ancora rilevanti problematiche anche di natura consociativa e clientelare, con cui la nuova gestione è costretta a scontrarsi spesso. Coloro che ancora oggi pensano di poter manovrare da dietro le quinte per ristabilire i vecchi equilibri”, attaccano Bonomi e Montani, “sono gli stessi che hanno portato bpm sull’orlo del commissariamento”.

Ma bisogna ripartire appunto e quello che hanno in mente i due manager è un “piano industriale rivoluzionario”, con il quale l’istituto di Piazza Meda “si darà grandi obiettivi di crescita, ma soprattutto punterà a un’importante inversione di rotta”. Il piano, che sarà presentato entro il 15 luglio, avrà l’obiettivo di riportare la banca al suo “ruolo tradizionale di istituto vicino al territorio, alle famiglie e alle piccole e medie imprese italiane”. Bonomi e Montani poi, chiudono la lettera annunciando l’imminente ingresso di “altri nuovi manager, almeno tre”.

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