Promotori, tris di provvedimenti disciplinari dalla Consob

Nuovo tris di provvedimenti disciplinari per i promotori finanziari iscritti all’Albo Consob. La Commissione ha comunicato sul suo bollettino online la radiazione di Giuseppe Antonio Tarollo e di Pierluca Lo Castro, mentre per Alessandro Moricci è arrivata una sospensione sanzionatoria di un mese.

Tarollo, iscritto dal 1998 all’Albo dei pf, era stato già sospeso in via cautelare per sessanta giorni lo scorso aprile 2011. La radiazione arriva a seguito dell’accertamento delle irregolarità commesse dal professionista e segnalate a suo tempo da Banca Popolare di Puglia e Basilicata: in particolare Tarollo avrebbe simulato operazioni di investimento inesistenti, predisponendo e consegnando ai clienti falsa documentazione contrattuale mai inoltrata a Banca Popolare di Puglia e Basilicata, e avrebbe acquisito indebitamente le somme versate dai clienti per questi presunti investimenti a mezzo di assegni circolari e denaro contante. Il promotore, a sua difesa, ha negato espressamente di avere compiuto gli illeciti a lui addebitati, e ha spiegato che il suo comportamento era stato indotto da un “disegno preordinato” della stessa Banca Popolare di Puglia e Basilicata riconducibile all’operatività di una nuova divisione aziendale, autonoma rispetto ai settori tradizionali della Banca, mentre ha ammesso di avere accettato denaro contante in conseguenza delle richieste della stessa Banca.

Concluse tutte le verifiche del caso, l’Ufficio sanzioni amministrative ha comunque ritenuto accertate le violazioni contestate a Tarallo, in particolare, con riferimento all’acquisizione di somme di denaro di pertinenza della clientela, alla comunicazione o trasmissione ai clienti di informazioni e documenti non veritieri e alla simulazione di operazioni di investimento, “risulta pacificamente accertato, in quanto riconosciuto dallo stesso promotore, che Tarollo ha fatto sottoscrivere ai clienti contratti di investimento che promettevano alti rendimenti garantiti e si è fatto consegnare dai clienti stessi, come provvista per tali investimenti, ingenti somme di denaro contante e assegni di rilevante ammontare; da parte sua, Banca Popolare di Puglia e Basilicata ha negato di avere in essere rapporti di tal genere con gli indicati investitori (alcuni dei quali non risultavano neanche censiti nel sistema anagrafico dell’Istituto) e ha disconosciuto tutta la documentazione esibita dai clienti ed apparentemente riconducibile alla banca stessa”.

Di qui la radiazione del pf dall’Albo. Lo stesso provvedimento è stato disposto anche nei confronti di Pierluca Lo Castro, nato a Genova nel 1971, segnalato alla Consob da quali Banca Network Investimenti. Dalle verifiche condotte sulla sua attività è risultato che il promotore, nel periodo tra febbraio 2007 e febbraio 2011, avrebbe disposto decine di operazioni di bonifico a valere su rapporti di pertinenza dei clienti, dai medesimi disconosciute, per un importo complessivo di oltre 280mila euro, e che avrebbe prodotto e trasmesso ai clienti rendicontazioni non rispondenti al vero. Lo stesso pf ha in seguito ammesso di aver rilasciato falsi rendiconti alla clientela e ha spiegato di aver utilizzato le somme oggetto di indagine per risarcire i clienti che avevano effettuato investimenti in titoli andati in default.

La Consob si è infine limitata a una sospensione sanzionatoria di un mese nei confronti di Alessandro Moricci, segnalato da Banca Fideuram per le irregolarità poste in essere nello svolgimento della sua attività di promotore finanziario. In particolare Moricci avrebbe ricevuto da un suo cliente, tra febbraio 2005 e dicembre 2010, somme di denaro a titolo di finanziamento per 53.000 euro complessivi. Una condotta che lo stesso pf ha ammesso davanti all’intermediario, spiegando di aver agito per far fronte a un periodo di difficoltà economica e ammettendo pienamente le proprie responsabilità. Moricci ha poi fornito una dichiarazione in cui il cliente da cui ha ricevuto il finanziamento spiega di avere un rapporto di profonda amicizia con il promotore stesso e con la sua famiglia e, per questo motivo, di essersi spontaneamente offerto ad aiutarlo a fronteggiare le contingenti difficoltà economiche; il cliente ha inoltre precisato di aver ricevuto indietro l’intero importo prestato.

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