State Street Bank, è ancora presto per dare un voto

“Come spesso succede con le azioni di tipo regolamentare, alcuni operatori si sono preparati per tempo, mentre altri hanno preferito attendere e potrebbero avere problemi con il timing”. A spiegare a BLUERATING alcune problematiche sul Kiid, Riccardo Lamanna, responsabile per l’Italia di State Street Bank, che specifica che “alcuni clienti hanno forse sottostimato sia la complessità di preparazione del documento che il timing”.

Tuttavia, persistono ancora alcuni aspetti di incertezza, come la qualità del contenuto informativo, che deve sintetizzare in modo chiaro e univoco informazioni rilevanti in due sole pagine; o sulla rappresentatività dell’indicatore Srri; e, infine, sulla distribuzione all’investitore finale: “quando i fondi hanno tanti distributori e subdistributori, assicurare la consegna del Kiid all’investitore finale può essere un problema”, aggiunge Lamanna. State Street Bank ha strutturato e lanciato un nuovo servizio che include la preparazione, la traduzione e la distribuzione del Kiid per conto dei nostri clienti.

“Lavoriamo a stretto contatto con i nostri clienti sul contenuto sin nei minimi dettagli”, ha detto Lamanna, “li aiutiamo nei calcoli, nella pubblicazione e distribuzione. Un servizio che presenta due vantaggi fondamentali: è pan-europeo, a beneficio di clienti dislocati in più paesi e offre lo stesso servizio per tutti i fondi del cliente”. Il Kiid favorirà la comparazione tra fondi, ma ci sono diverse interpretazioni sulla sua reale efficacia. “Alcuni ritengono potrebbe non essere preso in considerazione né dall’investitore istituzionale né da quello retail. Dobbiamo aspettare ancora un po’ e vedere cosa accadrà nella realtà per dire se il Kiid possa essere promosso o meno”

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