La Deutsche Bank di Jain non perde di vista il mercato domestico

Nessun cambiamento: la “nuova” Deutche Bank di Anshu Jain e Juergen Fitschen sarà improntata sul modello tedesco. Parlando per la prima volta da quando i due sono diventati co-ceo alla guida della banca tedesca al posto di Josef Ackermann, hanno rassicurato politici e imprenditori, salvaguardando l’eredità dei loro predecessori (oltre ad Ackerman, anche Herrmann-Josef Abs, Alfred Herrhausen), chiedendo maggiore integrazione europee e austerità.

I Paesi core della zona euro, ha dichiarato Jain, “non possono finanziare il deficit degli altri Paesi per sempre. Non credo che la spesa sia la strada giusta per l’Europa”, ha aggiunto Jain, secondo cui per ripristinare la fiducia serve soprattutto un’ulteriore riduzione del debito. “L’Europa”, ha continuato, “deve concentrarsi sulle riforme strutturali del mercato del lavoro e delle pensioni, sulle liberalizzazione dei settori chiave e investire sulle infrastrutture”. A pochi giorni dalle elezioni greche, inoltre, il numero uno della banca tedesca sottolinea che è importante che Atene rimanga nella zona euro. “I Paesi più piccoli hanno migliore possibilità di competere a livello globale solo se non abbandoneranno la moneta unica. Nessun paese europeo da solo può reggere il confronto con Stati Uniti o Cina”.

Deutsche Bank, inoltre, resterà focalizzata sul mercato domestico, una rassicurazione a quanti temevano che una troppa internazionalizzazione portasse a trascurare gli investimenti casalinghi.  Jain e Fitschen hanno cercato di placare gli scettici, assicurando un approccio più conservativo nel settore dell’investment banking, e sostenendo l’espansione del retail banking e del wealth management.

 

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