Pf, tutta la scrivania va sul tablet

Snellisce i tempi e la burocrazia, abbatte i costi di back office. Nessuna formula miracolosa, ma la tecnologia, è innegabile, negli ultimi anni ha facilitato sia la vita quotidiana sia il business di aziende e società. In particolare, la consulenza e la promozione finanziaria si stanno ormai adattando all’era touchscreen, cercando di offrire servizi sempre più hitech alla clientela. A trasformare le richieste e le idee 2.0 in applicazioni, tra gli altri, in Italia è ObjectWay Financial Software, una società specializzata in servizi software fondata nel 1990, con un giro di affari intorno ai 25 milioni di euro e un rapporto tra ebitda e ricavi superiore al 20%. “Offriamo un’architettura aperta, multicanale, capace di funzionare su piattaforme diverse, facile da estendere e da integrare”, come ha spiegato a BLUERATING Alberto Cuccu, chief operating officer di ObjectWay Financial Software, che ha oltre 100 clienti tra istituti di credito, sim e società di gestione del risparmio, tra cui la rete di promotori Simgenia (gruppo Generali). Un’anima tecnologica rivolta quindi al settore finanziario. “Nonostante per alcuni sia ancora vista come un’innovazione costosa”, ha aggiunto Cuccu, “la tecnologia è un driver di crescita fondamentale per il settore finanziario e bancario: dal trading, e quindi l’operare in tempo reale sui mercati, ai servizi mobile e internet banking”.

Fino a qualche tempo fa, ha prevalso una logica “wait and see”. I player del settore erano in una posizione attendista, titubanti se buttarsi oppure no a capofitto in un settore ancora tutto da scoprire e testare. “Quello che riscontriamo noi però è un forte interesse da parte del cliente”, ha commentato Cuccu, che a BLUERATING ha raccontato anche l’esperienza nella creazione del Progettometro, pensato e realizzato da ObjectWay Financial Software per la società di gestione Anima. “Ci avevano contattato a suo tempo esponendoci le loro esigenze. Con prototipi e simulazioni abbiamo dimostrato le nostre competenze nel settore e alla fine ci hanno scelti per progettare l’applicazione.

L’importante in questi casi è la personalizzazione: cioè disegnare le app su misura, facendo particolare attenzione alla ‘mobile identity’ e rispecchiare i valori di una società attraverso la grafica e, in generale, la struttura dell’app”. E così è stato con Anima, con la quale i rapporti continuano visto che “a breve sarà sviluppata la compatibilità con il nuovo iPad, che ha una retina grafica ad alta risoluzione”, ha anticipato il manager di ObjectWay Financial Software, “e sarà presto anche disponibile per i tablet con sistema operativo Android”. Altri progetti all’orizzonte? In cantiere ci sarebbe anche il futuro rilascio di OWealth Apps per iPad – la serie di applicazioni mobili rivolte agli advisor finanziari – ad Azimut, una delle più grandi reti di promotori finanziari indipendente italiana.

Tra le due società, secondo fonti vicine al dossier sentite da BLUERATING, sarebbero già in corso delle trattative. Insomma, anche le reti ormai pensano in digitale. “L’obiettivo”, ha aggiunto Cuccu, “è portare la scrivania del promotore finanziario sull’iPad, cosa che aiuta la condivisione e una maggiore comunicazione con il cliente”. Uno scenario che si dovrebbe ulteriormente arricchire nelle prossime settimane con l’arrivo dell’Agenda digitale del governo, da cui verranno indicazioni anche sulla firma grafometrica. “In futuro, a mio parere”, ha concluso il manager, “ci sarà un ‘contratto padre’ con firma cartacea con cui il cliente accetta di firmare successivamente le varie disposizioni e raccomandazioni con firma digitale. In questo quadro avere già una strategia mobile è importante per l’efficienza del business”.

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