Assonova, la causa contro Anasf può attendere

Assonova sotterra l’ascia di guerra nei confronti dell’Anasf. Per il  momento, almeno. Parola del presidente Arrigo Nano, che lo scorso settembre aveva ventilato l’ipotesi di intraprendere un’azione legale contro l’associazione presieduta da Maurizio Bufi, accusata di non riconoscere Assonova come rappresentativa della categoria dei pf. “Il ricorso in Tribunale è un’ipotesi che ancora esiste, ma è l’ultima spiaggia, per adesso l’abbiamo accantonata”, ha spiegato oggi Nano a BLUERATING. “Vorremmo invece cercare di sederci a un tavolo per lavorare insieme ad Anasf, e forse ci potrebbe essere qualche spiraglio in questo senso”, ha aggiunto il numero uno di Assonova, che oggi rappresenta – tra agenti, mandatari e dipendenti di banca – circa 8.700 promotori finanziari iscritti all’albo, che si sono associati attrraverso i sindacati Assopro, Fabi, Fiba-Cisl, Sinfub e SNAProFin.

“Lungi da noi l’impedire ad Assonova di fare nuovi iscritti, convinti che il pluralismo associativo sia, in questo, come in altri settori, un valore condivisibile”, aveva commentato Maurizio Bufi alla notzia di una possibile azione legale da parte di Assonova. (qui il testo completo del suo intervento). “Ciò nonostante, ad oggi Anasf è l’unica associazione di categoria che rappresenta esclusivamente promotori finanziari. Respingiamo quindi al mittente le contestazioni di Assonova nei nostri confronti, ribadendo che la posizione della nostra associazione discende non già da pregiudiziale rifiuto di ascoltarne le ragioni, bensì da un’approfondita valutazione di ogni dato – giuridico e fattuale – rilevante nella fattispecie”.

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