Pf, è questa la professione del futuro

Obiettivo 2012: valorizzare il ruolo e la professione del promotore finanziario tra campagne di comunicazione e progetti di formazione. L’Apf, insomma, è intenzionato a ridare linfa a un settore un po’ in crisi e sempre più vecchio. Almeno stando a quanto dicono i numeri. Negli ultimi anni si è registrato infatti un abbandono consistente da parte di giovani neopromotori: il 50% circa chiude definitivamente un mandato dopo tre anni, e all’incirca il 40% lo fa dopo due anni. In sintesi, nell’ultimo triennio un terzo dei circa 1.000 giovani idonei non ha trovato un mandato e circa la metà dei restanti due terzi lo perderà in pochi anni, se si conferma l’andamento recente.

Eppure, sottolinea l’Apf, quella del promotore finanziario è una professione in continua evoluzione e l’andamento dell’economia ne accentua la necessità. In conseguenza di ciò, secondo l’Organismo si stanno aprendo opportunità di sviluppo. Una prova? Recenti ricerche, realizzate in particolare negli Stati Uniti – che tipicamente anticipano le tendenze in Europa – indicano proprio questa professione tra quelle con i maggiori tassi di crescita nell’immediato futuro. Ora, farla conoscere e valorizzarla è un obiettivo prioritario per l’Organismo.

Che tra l’altro vuole “contribuire a definire regole e strumenti che consentano alla categoria di essere pronta alle nuove domande del mercato, e alle reti di contare su professionisti di qualità”. In uno scenario economico critico e con mercati finanziari fortemente volatili, la consulenza prestata dai 54.581 promotori finanziari iscritti all’Albo al 31 dicembre del 2011 – 34.347 dei quali con mandato – ha contenuto le reazioni emotive dei risparmiatori indirizzandoli verso scelte d’investimento razionali e sensibilizzandoli sulle nuove esigenze previdenziali legate alla riduzione del welfare pubblico. La capacità dei promotori è provata, tra l’altro, dalla generazione anche nel 2011 di una raccolta netta positiva. Da notare che gli oltre 34mila pf con mandato servono quasi quattro milioni di famiglie. E attraverso i professionisti è allocato un patrimonio di 243 miliardi di euro. In tutto questo, è però proseguita la flessione del numero degli iscritti all’Albo, sia pure in misura inferiore rispetto al biennio precedente.

“La tendenza”, spiega l’Apf, “esprime anche una selezione professionale: il 54% delle cancellazioni dall’Albo ha riguardato promotori non attivi al 31 dicembre 2010 e il 21% ha visto protagonisti soggetti che non hanno mai avuto un mandato. Il restante 25%”, aggiunge l’Organismo, “è costituito da promotori attivi al 31 dicembre 2010”. La riduzione degli iscritti ha interessato principalmente le fasce di età sotto i 30 anni e tra i 30 e i 40 anni, d i m i n u i t e rispettivamente del 17% e del 15% rispetto al 2010. L’età media degli iscritti è di 47 anni, mentre era di 46 anni nel 2010. Il 78% dei promotori ha un’età tra i 40 e i 65 anni e il 4% supera i 65 anni. L’80% dei promotori è iscritto all’Albo da oltre cinque anni, il 65% da oltre dieci.

L’accesso alla professione, soprattutto per i giovani, resta difficile: nel 2011 il 78% degli idonei alla prova si è iscritto all’Albo e più del 40% non ha ottenuto il mandato da un intermediario. E sempre a proposito di esami, nel 2011 l’Organismo fa sapere di aver sviluppato “una nuova piattaforma informatica proprietaria per la gestione delle prove valutative. La prova ha mantenuto inalterate le proprie caratteristiche: anonima, del tutto informatizzata dalla prenotazione all’esame fino al risultato del test di valutazione, in postazioni dedicate per ogni candidato nelle sedi d’esame”. E non finisce qui: “La piattaforma ha esteso gli strumenti per prepararsi alla prova. Il percorso formativo, accessibile gratuitamente tramite la sezione del portale riservata agli aspiranti promotori, è stato potenziato con un’area di studio e simulazione personalizzata per ciascun aspirante”.

Nel 2011, poi, l’Organismo, sulla base degli indirizzi definiti dall’assemblea degli associati, ha definito le linee generali per rivalutare il ruolo professionale e sociale del promotore. Due le aree d’intervento: la comunicazione e la formazione. Su questo secondo punto, in particolare, con il contributo di Abi, Assoreti e Anasf sono stati definiti tre percorsi: “elearning per la preparazione alla prova d’idoneità; master di primo livello con apprendimento pratico per i neoiscritti all’Albo; corsi di specializzazione e aggiornamento professionale nell’ambito della formazione continua”. I primi due progetti, mette in chiaro sempre l’Apf, “sono in fase avanzata di studio e di formalizzazione delle ipotesi di lavoro”. Infine, l’anno passato il portale www.albopf.it è stato oggetto di un potenziamento: al momento può offrire informazioni continue e aggiornate sull’attività dell’Organismo con servizi utili a promotori e aspiranti. “Il portale”, segnala l’Apf, “conta oggi circa 20mila utenti iscritti nelle aree riservate, di cui oltre 17mila aspiranti promotori. L’area più visitata, quella dedicata agli aspiranti, ha registrato nel 2011 quasi mezzo milione di pagine visualizzate. In totale, il portale ha contato nell’anno 2,7 milioni di accessi. Per finire, rafforzata l’attività di controllo.

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