Grande Unipol, l’utile consolidato al 2015 supererà gli 820 milioni

Si attesterà intorno agli 821 milioni di euro l’utile netto consolidato della Grande Unipol, la compagnia che nascerà dalla fusione a quattro tra Unipol, FonSai, Premafin e Milano Assicurazioni, a fronte della perdita aggregata di 1,125 miliardi del 2011. E’ quanto emerso da un aggiornamento delle linee guida industriali del progetto di integrazione, che prevede anche un Solvency II margin al 184% e sinergie al 2015 per 345 milioni.

I premi Danni al 2015 dovrebbero attestarsi invece a 9,5 miliardi di euro, mentre quelli del ramo Vita a 6,5 miliardi. Il combined ratio del lavoro diretto è atteso al 93%.

A livello di gruppo, quindi considerando anche altre società come Unipol Banca o Linear che faranno capo direttamente alla nuova Ugf, l’utile netto consolidato atteso al 2015 è di 880 milioni con un Solvency II al 143%.

E’ inoltre prevista una flessione dell’indebitamento da 4,1 a 3,3 miliardi di euro, grazie principalmente alla conversione del debito ex Premafin (202 milioni) e al rimborso di parte del debito senior di Ugf e FonSai (rispettivamente 175 e 250 miliardi).

Unipol si è impegnata con l’Antitrust alla cessione di premi per 1,7 miliardi di euro principalmente nel ramo rc Auto, alla cessione delle quote in Mediobanca e Generali e alla riduzione dei debiti subordinati verso Mediobanca da 1,45 miliardi a 1,1 miliardi.

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