Ubi PI, l’Italia riscuote un certo successo

Il punto sui primi cinque mesi abbondanti di attività dall’inizio del 2012: BLUERATING ha chiesto una sintesi a Cesare Colombi, direttore generale di Ubi Private Investment, la rete di promozione finanziaria del gruppo Ubi Banca. Colombi ci ha raccontato che l’anno in corso è iniziato molto bene e che ci sono le premesse perché si concluda in termini altrettanto positivi.

Come sta andando l’anno rispetto all’attività di reclutamento e alla raccolta netta?

Il 2012 è iniziato bene e sta ponendo le premesse per un secondo semestre eccellente: stiamo registrando l’inserimento di numerosi nuovi professionisti, che siamo convinti apporteranno ottimi risultati di raccolta e clienti. Stiamo inoltre preparando la nostra convention, che si terrà il 28 e 29 settembre, insieme con le storiche joint venture del nostro gruppo Pramerica sgr e Aviva Vita.

Qualche dato recente sulla raccolta e le masse in gestione?

Certamente: alla fine del mese di aprile la banca ha registrato una raccolta netta positiva effettuata tramite i propri 738 consulenti – promotori finanziari e private banker – pari a circa 30 milioni di euro, dei quali 32 milioni per la componente gestita e 38 milioni in raccolta diretta, mentre è calata quella amministrata. Ai dati di raccolta si devono poi aggiungere 10 milioni di nuovi impieghi. Gli stock di raccolta riconducibili direttamente alla rete (che non comprendono gli asset riferibili al collocamento istituzionale) ammontano a oltre 5,8 miliardi, il che determina un portafoglio medio procapite di circa 7,9 milioni di euro.

Come intendete proseguire adesso?

Dopo aver portato a termine lo snellimento della nostra struttura distributiva, effettuata attraverso l’uscita dei promotori con portafogli di minore dimensione, ci stiamo dedicando alla crescita organica tramite il recruiting di professionisti con esperienza e portafoglio. Stiamo riscuotendo un grande interesse da parte di moltissimi consulenti senior e nei prossimi tre mesi ne prevediamo oltre 30 in ingresso. Questi professionisti vedono nella nostra realtà un approdo sicuro sia come brand di gruppo e sia come struttura aziendale ben organizzata ed efficiente.

L’attuale quadro macro e di mercato sta avendo un impatto sull’attività dei vostri pf?

È inevitabile che le difficoltà del contesto politico e macroeconomico, che determinano l’altalenante andamento dei mercati, rendano molto più difficile la nostra attività. Mi spiego meglio: i promotori finanziari seguono sempre con attenzione la propria clientela, esponendosi in prima persona sia nei momenti positivi e sia, come oggi accade, nei momenti difficili, ossia quando occorre spiegare alla clientela una performance magari negativa anche del comparto obbligazionario e non solo azionario. Questo atteggiamento di trasparenza magari non paga nel brevissimo – è più facile nascondersi come fanno in tanti che parlare e spiegare le difficoltà del mercato, riportando in pratica notizie non positive – ma alla lunga tutto ciò viene premiato.

Qual è il prodotto o il servizio che incontra di più i favori della vostra clientela?

Nel primo quadrimestre abbiamo registrato un grandissimo interesse per un nuovo prodotto di Ubi Pramerica sgr, denominato Ubi Sicav Cedola Certa. Il prodotto prevedeva per i primi quattro anni la distribuzione di una cedola certa del 4%, che consentiva alla clientela di ottenere un rendimento sicuro a prescindere dall’andamento dei mercati obbligazionari. Ora abbiamo in collocamento due nuovi comparti: Focus Italia ed Cedola Emerging Market, che stanno a loro volta riscuotendo un buon successo.

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