Consultique si veste di high-tech

Lo abbiamo detto tante volte e il primo a sottolinearlo è Cesare Armellini: se tutto andrà come dovrebbe, l’Albo dei consulenti finanziari indipendenti sarà operativo entro la fine dell’anno. E per prepararsi al meglio a questo passo tanto importante quanto atteso, Consultique sta mettendo a punto una piattaforma completamente rinnovata in modo da rendere immediatamente fruibili ai propri partner tutte le informazioni, i software e gli strumenti indispensabili a chi opera nel mondo della consulenza.

Senza perdere di vista la formazione per l’avvio alla professione di consulente feeonly: proprio in questi giorni si sta concludendo il modulo specialistico del master organizzato periodicamente dalla società a Verona, mentre un altro modulo si terrà dal 3 al 5 luglio prossimi. Intanto presso la sede della sim che ha esportato in Italia il modello americano dei consulenti a parcella fervono i preparativi per il congresso nazionale di settembre. Dopo la prima edizione, inaugurata l’anno scorso in occasione del suo decimo anniversario, la società guidata da Cesare Armellini ha infatti deciso di replicare l’evento con cadenza annuale per riunire tutti i soggetti attivi nella consulenza indipendente in una due giorni che vedrà l’alternarsi di momenti di aggiornamento professionale, di lavoro e di networking. Nonostante l’estate sia ormai vicina dunque, la carne al fuoco è molta. BLUERATING ha fatto il punto della situazione con Cesare Armellini, amministratore delegato di Consultique sim.

Armellini, com’è andata la prima metà del 2012 per Consultique?

Abbiamo registrato, già dalla fine dello scorso anno e fino a oggi, un aumento signifivativo di clienti e soggetti che ci hanno contattato, soprattutto imprenditori. La motivazione di base è che gli investitori sono spaventati: si sono convinti che purtroppo la situazione in Italia può ancora peggiorare, per cui vedono a rischio il loro patrimonio e chiedono l’aiuto di un consulente finanziario indipendente, proprio perché il concetto dell’indipendenza, che significa non essere legati a nessun soggetto sul mercato finanziario, permette di scegliere le soluzioni esclusivamente nell’interesse del cliente, a differenza di quanto avviene per chi ha un suo interlocutore bancario: in quel caso infatti la soluzione viene individuata tra quelle proposte d a l l a singola banca e non si ha quindi la visione di un intero mercato.

A quanto ammontano ad oggi gli asset under advice e qual è il patrimonio medio dei vostri clienti?

Gli asset under advice si attestano intorno ai 500 milioni di euro, mentre per quanto riguarda il patrimonio medio dei nostri clienti stiamo riscontrando un progressivo incremento, parallelamente all’aumento della nostra clientela istituzionale. Diciamo che adesso i soggetti che si avvicinano a noi hanno un patrimonio di circa un milione di euro, anche perché, rpoprio in ragione dell’aumento delle richieste di consulenza, per poter offrire un servizio valido abbiamo dovuto restringere un po’ il nostro target. Per i clienti con patrimoni di dimensioni inferiori invece facciamo un lavoro iniziale di perizia tecnica sul loro portafoglio, poi naturalmente possono tornare da noi pagando una parcella oraria per fare il punto della situazione dei loro investimenti.

Cosa consigliate agli investitori in questo momento?

Diciamo che oggi, vista la situazione, si punta alla ricerca della protezione piuttosto che alla ricerca di rendimenti elevati. Le nostre scelte rimangono comunque improntate da un lato alla selezione delle banche che possono garantire maggiormente la sicurezza dei propri depositi e dall’altro degli strumenti da utilizzare per ridurre al minimo i rischi per quanto riguarda i vari scenari che si possono presentare. Le soluzioni che proponiamo sono soluzioni semplici, che però scarseggiano nel sistema finanziario tradizionale, dove evidentemente ci sono troopi legami con tutta una serie di tipologie di prodotti da vendere che puntualmente ritroviamo nei portafogli dei clienti che si rivolgono a noi. Nel mondo finanziario infatti, la vendita di un prodotto implica il trasferimento al cliente di rischi e commissioni: più alto è il livello di rischio trasferito, maggiori sono le provvigioni che vengono incassate da chi ha creato e collocato il prodotto.

E gli investitori, che spesso hanno difficoltà a comprendere i prodotti presenti all’interno del proprio portafoglio, non hanno piena consapevolezza del rischio insito negli investimenti. Nella nostra prima analisi del portafoglio di un nuovo cliente, spesso consigliamo quindi di dismettere tutti questi prodotti complessi e non efficienti per sostituirli con prodotti più semplici – dagli etf alle singole obbligazioni, dipende dalle dimensioni del portafoglio in questione – per poter avere un controllo migliore della situazione. Per quanto riguarda invece le gestioni attive, abbiamo fatto un lavoro di anni e anni per riuscire a operare una selezione tra le migliaia di gestori esistenti, andando a vedere cosa c’era dentro a ogni gestione e se effettivamente rispettava quanto dichiarato nei prospetti informativi.

Cosa succederà con l’istituzione dell’Albo?

Erogando anche corsi di formazione per l’avvio alla professione di consulente indipendente, abbiamo riscontrato nell’ultimo periodo un risveglio del mercato: evidentemente in questi anni in cui le persone non hanno potuito iniziare la professione c’è stato un accumulo di soggetti che ora sono alla finestra, per cui con l’avvicinarsi della data di partenza dell’albo, si sono rivolte a noi per avere gli strumenti necessari a performare al meglio in questo mercato. Nel primo anno ritengo che a iscriversi saranno almeno millemillecinquecento persone.

Consultique come si sta preparando?

Una novità importante è il rinnovamento della nostra piattaforma dedicata ai consulenti finanziari indipendenti. Usciremo infatti dopo l’estate con una nuova versione completamente rivista – più adatta alla visualizzazione su tablet e smartphone – proprio perché, ora che la partenza dell’Albo sembra davvero probabile, vogliamo essere pronti sul mercato con i migliori servizi a disposizione. La nuova piattaforma, che sarà presentata in occasione del secondo congresso nazionale in agenda il 20 e il 21 settembre, è tecnologicamente più evoluta – per esempio è possibile scaricare app – e graficamente più intuitiva, in modo da essere facilmente fruibile per l’utente.

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