Sforbiciate in arrivo per Bper, via 50 sportelli e tagli al personale

PRAGMATISMO E DETETRMINAZIONE – Bper si prepara a chiudere – o a integrare – circa cinquanta sportelli da qui alla fine del 2014, anno in cui si concluderà il piano industriale in essere, e a incorporare nella capogruppo alcune controllate in segno di discontinuità con il preesistente modello federale della banca. Parola dell’a.d. dell’istituto emiliano, Luigi Odorici, che in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera ha affermato: “le cose che dobbiamo fare le faremo con pragmatismo e determinazione”.

50 AGENZIE CHIUSE O INTEGRATE – Per quanto riguarda la chiusura delle agenzie, il numero uno di Bper ha spiegato che “abbiamo circa 80 sportelli che non performano quanto ci attendiamo. Di questi, probabilmente una cinquantina verranno chiusi o aggregati nel corso della durata del piano industriale”, varato lo scorso marzo.

INCORPORAZIONE DI ALCUNE CONTROLLATE – Inoltre la capogruppo incorporerà la controllata Meliorbanca – che diventerà una divisione specializzata entro il prossimo novembre – e poi la Popolare di Aprilia, la Popolare di Lanciano e Sulmona e la Cassa di Risparmio dell’Aquila, che saranno integrate entro giugno 2013. Tutte queste banche comunque, ha precisato Odorici, “manterranno il loro brand e funzioneranno quali direzioni territoriali, con autonomia sul fronte delle erogazioni, delle sponsorizzazioni e della beneficienza”.

RIORGANIZZAZIONE DEL PERSONALE – L’abbandono del modello federale, ha spiegato ancora Odorici, deriva dal fatto che “la situazione economica non permette di stressare la componente dei ricavi. Quindi è necessario agire sul fronte dei costi. La riorganizzazione ci porterà a tagliare tra le 70 e 80 poltrone nei vari consigli di amministrazione”. Mentre i dipendenti coinvolti nella riorganizzazione saranno “poco meno di 1.200: circa 700 saranno riallocati in alcuni poli nei quali vogliamo industrializzare tutto il back office. Mentre altri 400-450 dovrebbero raggiungere l’età della pensione”.

LE ATTESE PER IL 2012 – Quanto alle previsioni sull’andamento del 2012, Odorici si è detto fiducioso che malgrado le difficoltà il primo semestre sia “in linea con le nostre previsioni di budget. Tanto che credo saremo in grado di rispettare le stime annunciate per l’intero anno”. Sull’eventuale conferma del dividendo infine, il top manager ha spiegato che “a valere sul 2011 abbiamo distribuito un dividendo misto di azioni e contanti. Le azioni non verranno distribuite l’anno prossimo perché non più disponibili, ma credo che, se tutto filerà liscio, si possa ipotizzare un pay-out sul 20-25%”.

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