Arriva la nuova UniCredit, potere decentrato e testa più leggera

AL VIA IL RIASSETTO ORGANIZZATIVO – Più poteri alle aree territoriali per alleggerire il fardello di responsabilità sulle spalle delle funzioni centrali. Questo l’orientamento che Piazza Cordusio seguirà per dare vita alla nuova UniCredit, che sarà all’esame del board in programma per oggi. Oltre al decentramento dei poteri – solo alcune funzioni rimarranno sotto la struttura centrale, nello specifico i sistemi informativi, le risorse umane, la gestione del rischio e le grandi operazioni di investment banking – il riassetto organizzativo del gruppo prevede anche più autonomia alle aree in cui è suddivisa la banca con conseguente maggiore responsabilità per i manager rispetto a obiettivi e risultati, e totale trasparenza sull’andamento dei diversi territori.

I VANTAGGI DEL NUOVO MODELLO – Con la nuova organizzazione, su cui il ceo Federico Ghizzoni è al lavoro da mesi, si andrebbe così a cambiare il modello varato alcuni fa e che si basava sulle tre divisioni: famiglie e Pmi, corporate&investment banking e private. “Il piano di riorganizzazione dovrebbe portare ad un risparmio costi e dare maggiori responsabilità ai country manager”, hanno commentato gli analisti di Intermonte, confermando il giudizio “interessante” sul titolo con un prezzo obiettivo di 4,25 euro.

PRIME INDICAZIONI SULLA TRIMESTRALE – Il cda di oggi dovrebbe inoltre fare una prima analisi sui dati del secondo trimestre 2012, in vista della semestrale che sarà al centro della prossima riunione, in calendario per il 3 agosto prossimo.

 

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