Sospeso un pf fantasioso inventore di prodotti inesistenti

SOSPENSIONE CAUTELARE DI 60 GIORNI – È stato sospeso dall’albo dei promotori finanziari in via cautelare per 60 giorni Sandro Carletti, pf nato a Poggio Mirteto in provincia di Rieti nel 1957. Il motivo? Secondo le segnalazioni giunte alla Consob da Sanpaolo Invest sim, per cui Carletti ha lavorato dal 9 dicembre 2002, quando ancora si chiamava Banca Sanpaolo Invest, fino al 18 novembre 2011, il pf, che ha operato per qualche mese anche per conto di Nascent sim, avrebbe commesso diverse irregolarità nello svolgimento della propria attività fuori sede.

LE LAMENTELE DEI CLIENTI – In particolare alcuni clienti del pf si sono rivolti alla banca lamentando di essersi visti addebitare sul proprio conto corrente bonifici – da loro mai disposti – effettuati tramite il canale on line nel periodo aprile 2011-ottobre 2011 per un importo di circa 168.000 euro: beneficiario dei bonifici risultava proprio Sandro Carletti. Lo stesso pf avrebbe inoltre ricevuto da questi clienti, nel mese di agosto 2008, un finanziamento per un importo di 601.800 euro.

UN PRODOTTO FANTASMA – Numerosi altri clienti hanno presentato reclami alla banca in momenti diversi, spiegando di aver consegnato a Carletti, complessivamente, 1,134 milioni di euro, tutti teoricamente destinati all’acquisto di prodotti finanziari chiamati “Swap Sanpaolo Invest” e “Sanpaolo Invest“, risultati tra l’altro inesistenti presso l’intermediario, ricevendo dal promotore falsa documentazione in cui si attestavano gli acquisti, in realtà mai avvenuti.

VIOLAZIONI PASSIBILI DI RADIAZIONE – Il pf è stato dunque ritenuto responsabile di acquisizione della disponibilità di somme e valori di pertinenza della clientela; comunicazione e trasmissione agli investitori di informazioni e documenti non rispondenti al vero; simulazione di operazioni di investimento; utilizzo dei codici di accesso al canale telematico di pertinenza degli investitori; accettazione di mezzi di pagamento con caratteristiche difformi da quelle prescritte dalla normativa; percezione di finanziamenti dai clienti. Alla luce di queste violazioni, la Consob ha disposto per il momento la sospensione cautelare in ragione della necessità e dell’urgenza di proteggere gli investitori.

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