Promotori finanziari, la spinta arriva dai depositi

LA SPINTA DEI DEPOSITI – Cosa fa una banca quando ha bisogno di soldi? Si rivolge alla Banca centrale europea; prende contatto con le altre banche; emette obbligazioni sue; invoglia i risparmiatori a depositare promettendo rendimenti interessanti. Secondo quanto è emerso dal bollettino della Banca d’Italia, nel periodo compreso tra febbraio e maggio le consistenze dei depositi al dettaglio detenuti dai residenti italiani sono aumentate di 18 miliardi di euro. I depositi di non residenti e le passività nette in pronti contro termine nei confronti di controparti centrali, che rappresentano la maggior parte della raccolta interbancaria dall’estero, si sono ridotti di altri 8 miliardi tra fine febbraio e fine maggio, dopo la contrazione di 32 miliardi registrata nei tre mesi precedenti.
 
MENO OBBLIGAZIONI BANCARIE – Nello stesso periodo, la consistenza delle obbligazioni emesse dalle banche italiane e collocate sia sul mercato all’ingrosso sia allo sportello ha registrato un calo di 11 miliardi, mentre era scesa di oltre 13 miliardi nei tre mesi precedenti. Capitolo credito: rispetto a un anno prima, le risorse complessivamente erogate dai primi cinque gruppi bancari sono scese, al netto delle sofferenze e dei pronti contro termine, mentre sono aumentate quelle degli intermediari di dimensioni minori.
 
CHE SOFFERENZA – Resta alto il livello delle sofferenze, che riflette la fase di recessione, come sottolinea nel bollettino la stessa Bankitalia. Nel primo trimestre, sono di fatto aumentate quelle a carico delle imprese, mentre sono calate quelle legate alle famiglie. E i dati preliminari di aprile e maggio mostrano un andamento invariato rispetto ai due mesi precedenti.

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