Anche Mediobanca alza le mani: “Nessun accordo con Ligresti”

NON SENTO, NON VEDO, NON PARLO – Dopo il comunicato di stamattina da parte di Unipol (che potete leggere qui), è arrivata anche la nota di Mediobanca sul presunto accordo con i Ligresti. Come richiesto dalla Consob, Piazzetta Cuccia ribadisce di “non aver stipulato alcun accordo con la famiglia Ligresti nell’ambito del progetto di integrazione del gruppo Unipol con il gruppo Premafin”.

TUTTO ALLA LUCE DEL SOLE
– L’istituto ha precisato di aver sottoscritto due accordi, e tutti comunicati al mercato. Il primo, con Premafin, sulla convenzione di ristrutturazione del debito insieme alle altre banche del pool; il secondo, con Fonsai e Ugf, per far parte del consorzio di garanzia per l’aumento di capitale della compagnia assicurativa.

LA LETTERA INCRIMINATA – Il caso è nato negli ultimi giorni, quando è spuntata una lettera nella quale e Ligresti si sarebbero messi d’accordo per una sorta di buonuscita record da 43 milioni di euro per la famiglia che era a capo di Premafin. La Procura di Milano ha sequestrato il carteggio e sta ora indagando per far luce sulla vicenda.

IN CORSO L’AUMENTO
– FonSai e Unipol sono impegnati in un aumento di capitale da 1,1 miliardi di euro ciscauno, propedeutici per l’operazione di maxi-fusione a quattro (che comprende anche Milano Assicurazioni e la holding Premafin). Da mercoledì si è chiusa la negoziazione in Borsa dei diritti, ma chi li ha in mano ha tempo fino al primo agosto, giorno di chiusura della ricapitalizzazione, per decidere se esercitarli.

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