Le tensioni sulla sostenibilità del debito sovrano di alcuni Paesi dell’Eurozona hanno nuovamente caratterizzato le ultime settimane di mercato, causando nuovi picchi di volatilità. A sostenere il nervosismo degli operatori le diverse posizioni di Bce e Bundesbank, con la banca centrale tedesca non convinta delle modalità di intervento pensate dal Governatore Mario Draghi. Nel confermare i tassi allo 0,75%, la Bce lo scorso 2 agosto ha soprattutto annunciato la disponibilità a sostenere i Paesi più colpiti dalla speculazione acquistando titoli di Stato sul mercato primario e secondario.
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