Anche Bpm chiude il semestre in perdita

UTILE IN PERDITABpm ha chiuso i primi sei mesi dell’anno con una perdita netta consolidata di circa 131 milioni di euro. Un risultato che risente dell’effetto straordinario legato alle svalutazioni di avviamenti, completamente azzerati in bilancio, il cui impatto è pari a 239,4 milioni. Secondo la nota di Piazza Meda, “eslcudendo le componenti non ricorrenti, il risultato evidenzia un utile normalizzato di 97 milioni, in rialzo del 96,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso”.

RICAVI IN SALITA – La gestione del semestre mostra ricavi in salita del 6,3% a 794 milioni, di cui 455 milioni relativi al margine di interesse (+9,3%). Positivo, in particolare, il contributo del margine finanziario grazie all’incremento del portafoglio titoli governativi. I costi operativi sono scesi dell’8,9% a 497,9 milioni.

MAGGIORE SOLIDITA – Sul fronte patrimoniale al 30 giugno Bpm aveva un Core Tier 1 del 9% rispetto all’8,3% di fine marzo. La banca ricorda inoltre che la svalutazione “ha impatti puramente contabili, senza alcun effetto sul cash flow e sulla redditività prospettica, oltre ad avere un impatto complessivamente positivo sul patrimonio di vigilanza e sui coefficienti patrimoniali”. Insieme ai risultati negativi di Bpm ieri un altro grande gruppo, Mps, ha comunicato risultati negativi (qui la notizia). 

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