PREMIO STELLARE ALLA TALPA DI UBS – Un premio da 104 milioni di dollari elargito dal Fisco Usa per la preziosa soffiata su Ubs, ma anche una condanna a 40 mesi di carcere per truffa. È questa la duplice sorte toccata alla cosiddetta “talpa di Ubs”, l’informatore che ha rivelato alle autorità americane molti dettagli sulle pratiche irregolari messe in atto dalla banca svizzera in merito ai conti offshiore di migliaia di cittadini statunitensi.
LOTTA SENZA QUARTIERE ALL’EVASIONE – Quello che l’Internal Revenue Service (Irs) ha riconosciuto a Bradley Birkenfeld, ex banchiere di Ubs, è un maxi-premio, il più alto mai distribuito a un singolo collaboratore della giustizia, come assicurano i legali della “talpa”, Stephen Kohn e Dean Zerba. Una una simile cifra “riflette le ampie informazioni fornite”, che hanno fatto da base “ad azioni senza precedenti nei confronti di Ubs”, mette in evidenza l’Irs.
UNO STIMOLO PER DENUNCIARE LE IRREGOLARITA’ – Ma l’entità del premio veicola anche un chiaro messaggio da parte delle autorità americane, impegnate in una lotta senza quartiere contro l’evasione, e cioè che esiste un modo sicuro per denunciare la frode fiscale e che la collaborazione viene premiata profumatamente.
LA CONDANNA PER TRUFFA – “Avevo visto che qualcosa non era corretto ed era mio dovere correggerlo. Lo rifarei perché era la cosa giusta da fare”, aveva detto Birkenfeld in un’intervista rilasciata ormai due anni fa al Wsj. La soffiata comunque non è bastata all’ex banchiere di Ubs per evitare il carcere: la talpa è stata messa agli arresti nel 2008 e condannata a 40 mesi di reclusione per avere aiutato un cliente a evadere il Fisco Usa.
LA VICENDA DI UBS – Quanto a Ubs, nel 2009 la banca svizzera ha pagato 780 milioni di dollari per risolvere la disputa con le autorità americane e si è accordata per fornire le informazioni su oltre 4.000 conti correnti segreti di contribuenti statunitensi in Svizzera, aprendo una breccia nel famoso segreto bancario del paese elvetico.