Intesa Sanpaolo, si alzano i toni della trattativa con i sindacati

PROVARE TUTTE LE POSSIBILITA’ DI TRATTATIVA – Anche per Intesa Sanpaolo si scalda la trattativa con i sindacati che, al termine di due giorni di riunioni con i vertici di Ca’ de Sass, hanno definito inaccettabile la proposta avanzata dalla banca e si sono riservati di assumere “tutte le possibili azioni di mobilitazione” se non si giungesse a un accordo nei tempi previsti. E’ quanto emerge da una nota congiunta diffusa dalle associazioni dei lavoratori dopo l’incontro concluso ieri, in cui si sottolinea la volontà di provare “tutte le possibilità di trattativa per cambiare le posizioni dell’Azienda entro i termini previsti dalla procedura contrattuale, la cui scadenza è fissata per il 15 ottobre”.

NUOVO INCONTRO IL 4 OTTOBRE – Le richieste dei sindacati vertevano sulla definizione di un impianto normativo ed economico che accompagni il processo di riorganizzazione aziendale con misure di tutela per tutto il personale, sulla ricerca di spazi per favorire la tenuta e la crescita dell’occupazione e su misure eque di contenimento dei costi, temporanee ed eccezionali, e in presenza di tagli ai costi per consulenze, retribuzioni del top management e semplificazioni delle strutture. Un nuovo incontro dovrebbe tenersi a Torino il prossimo 4 ottobre, spiega una fonte sindacale. Intesa Sanpaolo ha confermato ai sindacati a metà settembre il piano di accorpamenti o chiusure su 1.000 filiali che, insieme alla riorganizzazione di alcune società del gruppo, porteranno altre 2.000 eccedenze di personale, oltre alle 5.000 già previste dal piano industriale, di cui 1.000 ricollocabili all’interno dell’istituto o nelle sue controllate.

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