JP MORGAN SOTTO LA LENTE DELLA PROCURA – JP Morgan è di nuovo nell’occhio del ciclone. Il procuratore generale di New York, Eric Schneidermann, ha avviato un’azione legale presso la corte statale di New York nei confronti della banca giudata da Jamie Dimon. L’accusa è frode nella vendita di titoli legati ai mutui che avrebbero causato 20 miliardi di dollari di perdite agli investitori. E la mossa potrebbe essere solo la prima di una serie di iniziative analoghe verso altri istituti, come ha lasciato intendere lo staff del procuratore di New York.
LE ACCUSE – In particolare, le accuse di atti fraudolenti e ingannevoli nei confronti di JP Morgan sono relative a Bear Stearns prima che fosse acquistata dal colosso bancario nel 2008. Nelle 21 pagine depositate in tribunale, il procuratore di New York accusa Bear Stearns di aver “sistematicamente fallito nel valutare i prestiti” confezionati in titoli garantiti dai mutui poi venduti, causando agli investitori perdite per 20 miliardi di dollari.
LA REPLICA DELLA BANCA – La replica di JP Morgan non si è fatta attendere: la banca intende contestare le accuse e si dice delusa per non aver avuto l’opportunità di “ricusare le accuse, basate su richieste riciclate già presentate da privati”.