Mps non si accorda con i sindacati, in arrivo nuove proteste

NUOVE MOBILITAZIONI – Nuove proteste in arrivo contro il piano di esternalizzazioni di lavoratori previsto da Mps. Dopo l’incontro che ieri ha sancito la rottura delle trattative sul piano di riorganizzazione della banca, i sindacati dell’istituto senese stanno valutando nuove proteste anche in vista della prossima assemblea del 9 ottobre.

LA PROTESTA DEI SINDACATI – Ieri l’azienda è tornata a parlare dell’esternalizzazione di 1.600 persone, che salirebbero a 2.360 in caso di mancato accordo e di utilizzo del Fondo di solidarietà totalmente a carico dei lavoratori, disdetta del contratto integrativo. “Diventa a questo punto ancora più importante organizzare la presenza dei lavoratori all’assemblea degli azionisti del 9 ottobre per stigmatizzare la strategia sino a questo momento adottata dall’azienda e per esprimere il voto contrario sui punti riguardanti l’aumento di capitale dedicato e lo spostamento di poteri dall’assemblea stessa al cda”, affermano le organizzazioni sindacali in una nota.

LA POSIZIONE DELLA BANCA – Ieri la banca ha dato notizia del fallimento della trattativa per trovare una soluzione condivisa, dicendo che ora andrà avanti unilateralmente. Secondo fonti di Mps, “se i sindacati accettano di discutere sulle esternalizzazioni, di quante e come si fanno, le trattative possono riprendere. L’accordo non è stato trovato ma speriamo che lo si trovi”.

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