Promotori, la storia di un ex Fineco pentito

FUGA E RITORNO PER UN PROMOTORE DI NOVARA – Un promotore finanziario ex FinecoBank scappa Oltreoceano per dieci giorni dopo aver creato un “buco” nei conti dei suoi clienti. Poi ricompare, si costituisce e inizia a collaborare con gli inquirenti, mentre si cerca di stimare a quanto ammontino gli ammanchi. Intanto a suo carico il pm di Novara, Mara De Donà, ha aperto un fascicolo per appropriazione indebita.

UN MOMENTO DI DISPERAZIONE – La vicenda – riportata dalla stampa locale – ha per protagonista Giuseppe Torrini, promotore finanziario 61enne residente a Novara, che al suo ritorno ha spiegato al suo legale di essere fuggito “in un momento di disperazione”, nel timore che venissero a galla gli ammanchi arrecati ai clienti. Nei guai per motivi simili anche un ex collega di Turrini, Stefano Pescarolo, mostratosi da subito collaborativo con gli inquirenti, i quali stanno ancora indagando su un possibile legame tra le due vicende.

IL COMMENTO DI FINECO –
Fineco, interpellata da BLUERATING, ha precisato di aver interrotto i rapporti di collaborazione con entrambi i promotori “a seguito di recesso per giusta causa esercitato dalla Banca”. Inoltre, la società ha precisato di prestare la massima attenzione alla vicenda: “stiamo svolgendo le opportune indagini per chiarire le posizioni dei clienti. A questo proposito, stiamo completando i contatti con tutti i clienti associati ai due promotore e confermiamo la volontà di risarcire i clienti qualora dovessero emergere danni comprovati”.

LE TAPPE DELLA VICENDA
– Giuseppe Torrini era uscito il 17 settembre scorso per andare a lavorare e da allora non si erano più avute sue notizie: ultima traccia una telefonata al suo avvocato poco dopo le otto del mattino, in cui chiedeva un appuntamento urgente per un “grosso problema di lavoro”. Poco distante dall’ufficio dei promotori finanziari di FinecoBank a Novara è stata ritrovata la sua auto parcheggiata, con bordo il suo cellulare spento. Ora è rientrato a Novara ed è con la sua famiglia, ha confermato il suo legale, l’avvocato Maurizio Antoniazzi: “Il mio assistito è a disposizione della magistratura e sta rispondendo a tutte le domande”. Quanto all’ammontare del “buco” e all’eventuale legame tra le posizioni di Torrini e di Pescarolo, “tutto è in fase di evoluzione”, ha detto l’avvocato. “La situazione è talmente complessa che occorre riscontrare tutto”.

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