Promotori, Legg Mason presto nell’offerta di Fineco

Nuovi accordi con società di investimento in vista per FinecoBank. Lo annuncia l’amministratore delegato Alessandro Foti, che a soldi&bluerating dice: sul fronte fusioni e acquisizioni al momento non vediamo opportunità interessanti da valutare.

Foti, come state andando?
Nei primi nove mesi dell’anno, la nostra rete ha totalizzato una raccolta netta pari a 1,5 miliardi di euro, gran parte di questa nei servizi di advisory che rappresentano per i nostri clienti una garanzia di qualità, trasparenza, diversificazione e ottimizzazione del rapporto tra rischio e rendimento, minimizzando il conflitto di interesse. Siamo riusciti ad affrontare un anno complesso a testa alta, possiamo ritenerci soddisfatti dei risultati ottenuti.

Qual è la vostra strategia?
Il periodo è certamente complesso, ma non dobbiamo dimenticare che le famiglie italiane stanno ancora dimostrando, rispetto alla media europea, un’elevata capacità di risparmio. Dal nostro osservatorio, notiamo che sono sempre più attente alla gestione e, soprattutto, alla qualità del risparmio. Proprio in questi momenti di incertezza è fondamentale il ruolo del promotore finanziario. Per supportare i risparmiatori nelle scelte di investimento, i personal financial adviser Fineco dispongono di strumenti di diversificazione e di controllo del rischio all’avanguardia.

Quale sarà l’asso nella manica nei prossimi mesi?
FinecoBank non punta su singoli prodotti ma sul servizio di consulenza offerto al cliente nel suo insieme, nell’ottica della massima diversificazione. Una piattaforma integrata – dai fondi agli etf, dalle obbligazioni al deposito – all’insegna della qualità, rispettando le esigenze del cliente e il suo cambiamento nel tempo.

Avete presentato un accordo con East Capital. Ce ne sono altri in cantiere?
L’accordo con East Capital si inserisce nella nostra strategia di distribuzione, volta a valorizzare le migliori expertise delle società di investimento sul mercato. Siamo già pronti con altri accordi di distribuzione con importanti società di investimento per le prossime settimane. Meridian e Legg Mason entreranno a breve nell’offerta Fineco.

È possibile che una parte dei bancari di UniCredit Group passi alla vostra struttura diventando pf? Lei in generale come vede il passaggio?
Abbiamo appena lanciato una campagna che mira al reclutamento di tutte le categorie di professionisti: nuovi promotori finanziari e consulenti bancari. Non abbiamo un piano specifico sui bancari del gruppo. Nel caso in cui si presentassero candidature spontanee, valuteremo come procedere, in sinergia con il gruppo. La scelta di passare all’attività di pf rappresenta una grande opportunità di crescita professionale. Certo, necessita di una forte motivazione, ma il vantaggio è una maggiore indipendenza, la possibilità di migliorare e personalizzare il servizio con i clienti e, non ultima, l’opportunità di aumentare la redditività personale. Le potenzialità di crescita sono tante, basti pensare che più del 90% del risparmio è nelle banche tradizionali.

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