Citigroup, le maxi svalutazioni sulla jv con Morgan Stanley pesano sui conti

UTILE IN CALO – Utile netto in calo dell’88% per Citigroup nel terzo trimestre del 2012. Appesantito da svalutazioni per 4,7 miliardi sulla quota di una joint-venture nel brokerage condivisa con Morgan Stanley, il colosso bancario ha chiuso il periodo con un risultato netto di 468 milioni di dollari, che si confronta con i 3,77 miliardi di un anno prima. Depurato dalle svalutazioni e da un onere contabile legato al debito, tuttavia, l’utile è di 3,27 miliardi (1,06 dollari per azione) in crescita da 2,57 miliardi (0,84 dollari) di un anno prima. Anche il fatturato è sceso, del 33% a 13,95 miliardi di dollari.

PATRIMONIO – A livello patrimoniale a fine trimestre il Tier 1 Common ratio secondo Basilea 3 era stimato all’8,6%. Il Tier 1 è al 12,72% a fine trimestre (in calo dal 14,4% di fine secondo trimestre), mentre il Tier 1 common ratio secondo Basilea 1 è al 12,7%, invariato rispetto a tre mesi prima.

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