Bpm, ancora nessun accordo con i sindacati. Licenziamenti più vicini

UN’ALTRA FUMATA NERA – Si è concluso con un’altra fumata nera il secondo round di trattative tra Bpm e sindacati sui 700 esuberi previsti nel piano industriale. Una notizia negativa, osservano gli analisti di Intermonte, in quanto comporta una minore visibilità sull’opera di cost cutting intrapresa dalla banca.

180 MILIONI PER INCENTIVARE L’ADESIONE AL FONDO DI SOLIDARIETA’ – La decisione delle sigle sindacali di abbandonare il tavolo, continuano gli esperti, è stata presa “nonostante le ulteriori aperture fatte dalla società, tra le quali la proposta di un investimento di oltre 180 milioni di euro per incentivare l’adesione volontaria al Fondo di Solidarietà”. E l’ipotesi degli analisti è che sia imputabile a una divisione interna tra le stesse organizzazioni dei lavoratori, con una frangia più intransigente nei confronti di Bpm – sotto il cappello di Fabi e Fiba-Cisl – e una più possibilista, guidata dalla Fisac-Cgil.

MANCANZA DI UNA POSIZIONE UNIVOCA –
La rottura delle trattative, fanno eco gli esperti di Equita sim, “sembra temporanea e probabilmente riflette la mancanza di una posizione univoca da parte dei sindacati, che potrebbero secondo noi superare lo stallo con una consultazione fra gli iscritti”. Da parte sua Bpm “resta disponbile a trattare, senza però rinunciare ad alcuni punti fermi: chiudere entro il 2012 e risparmiare 70 milioni di euro sui costi entro il 2015”.

IN MANCANZA DI UN ACCORDO VIA CON GLI ESODI OBBLIGATORI –
E in una nota lascia intendere che, in mancanza di un accordo, procederà con esodi obbligatori. “Secondo noi l’obiettivo del piano industriale di tagliare i costi per 70 milioni entro il 2015 dovrebbe essere già acquisito visto che è stato disdettato l’oneroso contratto integrativo aziendale, che si traduce in un costo medio per dipendente 10% sopra alla media”, commenta Equita. L’accordo coi sindacati, concludono gli esperti, “permetterebbe a Bpm di ottenere lo stesso obiettivo di risparmio di costi ma con un mix diverso”. Il terzo round di trattaive azienda-sindacati dovrebbe prendere il via tra circa due settimane.

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