Doppio Albo, l’Oam perde già un pezzo

OAM, VIA RAZZANTE – Cambiano i vertici dell’Organismo degli agenti e dei mediatori. Ranieri Razzante, componente del comitato di gestione in rappresentanza del ministero dell’Economia, il cui mandato sarebbe dovuto scadere nel 2014, è stato sostituito dal dirigente dell’ufficio ispettivo centrale del dipartimento del Tesoro, Vera Frateschi. Lo segnala il quotidiano MF/Milano Finanza.

I MOTIVI DELLA SOSTITUZIONE – La motivazione ufficiale, secondo quanto riporta il giornale del gruppo Class, è che all’Oam servivano nuove competenze dopo che all’Organismo è stata assegnata anche la vigilanza sugli agenti insediati per conto degli istituti di pagamento o di moneta elettronica. Ma dietro la decisione che ha portato il ministero dell’Economia a sostituire il commissario Razzante sembrano esserci altre ragioni.

CONTRO L’OBBLIGO DI ISCRIZIONE PER I PF
– Razzante, docente universitario e presidente dell’Associazione italiana responsabili dell’antiriciclaggio, si è espresso in più occasioni contro l’obbligo di iscrizione all’Oam anche dei promotori finanziari, che hanno già un loro Albo e versano una quota di iscrizione annua, oltre al contributo previsto per la Consob, che si occupa della loro vigilanza.

LA POSIZIONE DEL MINISTERO
– Obbligo però ribadito dal ministero dell’Economia. Tra l’altro, sembra assodato che i contributi dei promotori finanziari – che pagano la metà dei mediatori, secondo quanto stabilito dallo stesso Organismo – sono utili a finanziare l’Oam, anche considerando che con i nuovi obblighi e balzelli sanciti dalla riforma delle professioni del credito molti professionisti e diverse società stanno valutando l’opportunità di non iscriversi.

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