Azimut, Giuliani: il dividendo 2013? potrebbe valere 50 milioni di euro

50 MILIONI DI DIVIDENDO? UNA CIFRA POSSIBILE – Azimut potrebbe distribuire nel 2013 un dividendo nell’ordine dei 50 milioni di euro dopo i 35 distribuiti l’anno prima. Lo ha detto il presidente e ceo del gruppo, Pietro Giuliani, rispondendo alla domanda di un analista nel corso della conference call seguita alla presentazione dei conti relativi ai primi nove mesi dell’anno, conclusi con un utile record di 121 milioni di euro (qui la notizia). Il gruppo si era impegnato infatti, una volta superati i 200 milioni di posizioni finanziaria netta e in assenza di acquisizioni interessanti all’orizzonte, ad aumentare la cedola, ha ricordato Giuliani.

OBIETTIVO: AMERICA LATINA – Ma la liquidità a disposizione di Azimut – la posizione finanziaria netta era di 202 milioni di euro a fine settembre, contro i 73 milioni di un anno fa – potrebbe essere utilizzata anche per espandersi all’estero, magari attraverso una potenziale joint venture in Sud America. “Prima di fine mese raggiungerò i colleghi in Sud America”, ha spiegato Giuliani: “l’obiettivo è quello di crescere anche nel continente americano, l’unica area geografica che ancora ci manca”.

UTILE 2013 ATTESO OLTRE 140 MILIONI – Quanto alle previsioni  di utile a fine anno, “se nei prossimi mesi non avessimo alcuna commissione di performance, il nostro risultato netto annuale sarebbe tra i 135 e 140 milioni. Ma naturalmente speriamo di fare meglio di così”, ha spiegato ancora il numero uno di Azimut, sottolineando che già il dato sui nove mesi è migliore di qualsiasi dato annuale mai registrato dal gruppo: “il record precedente era del 2009, quando avevamo fatto 118 milioni”. E si tratta di numeri derivanti “dalla nostra attività pura di intermediario che si occupa di investimenti”, ha tenuto a precisare Giuliani.

SOLO RECLUTE SCELTE
– Il presidente e ceo di Azimut si è poi soffermato sui risultati delle reti di promotori finanziari: “la raccolta netta complessiva a fine settembre era pari a oltre 1,2 miliardi di euro, in linea con il record storico del 2007 e +550% sull’anno scorso”, ha spiegato. E si punta a chiudere l’anno con afflussi per 1-1,5 miliardi di euro. E sul fronte del reclutamento di nuovi promotori, “abbiamo inserito oltre 70 professionisti nei nove mesi, un dato che potrebbe essere visto come non elevato, ma che deve essere analizzato tenendo conto del fatto che ci focalizziamo molto sulla selezione dei nostri promotori. Anche perché si sta sviluppando molto il progetto del wealth management, per cui ci stiamo indirizzando verso professionalità con portafogli importanti e una solida esperienza alle spalle”. Azimut prevede inoltre di centrare il target di masse in gestione per 27 miliardi di euro entro fine 2014.

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