L’utile trimestrale scende, ma Intesa promette: dividendo almeno pari al 2011

UTILE NETTO TRIMESTRALE IN CALO – L’utile netto di Intesa Sanpaolo si è fermato a 414 milioni di euro nel terzo trimestre, in calo rispetto al periodo aprile-giugno e leggermente al di sotto del consenso degli analisti, che convergeva su 431,4 milioni. Sopra le attese invece il risultato al lordo delle imposte, pari a 962 milioni contro un consensus di 818 milioni. Lo ha annunciato lo stesso istituto di credito guidato dal ceo Enrico Cucchiani, che ha anche confermato la promessa per il 2012 di un dividendo superiore o almeno pari a quello distribuito nel 2011, cioè a 0,05 euro per azione.

BENE L’ATTIVITA’ DI TRADING – Quanto agli altri dati del conto economico, la trimestrale evidenzia una crescita dei proventi operativi netti (+7,6% su trimestre a 4,443 miliardi) grazie all’apporto del risultato del trading, balzato a 623 milioni dai 161 milioni del secondo trimestre in parte per la plusvalenza da 327 milioni derivante dal buyback su titoli subordinati e senior.

GIU’ GLI INTERESSI, STABILI LE COMMISSIONI – In calo invece del 4,7% gli interessi netti a 2,317 miliardi, mentre le commissioni hanno segnato una crescita marginale dello 0,8% a 1,333 miliardi. A fronte di oneri operativi in calo del 3,4%, il risultato della gestione operativa si è rivelato il migliore dal 2009, attestandosi nel trimestre a 2,277 miliardi con un incremento del 20,8% sul secondo trimestre.

COEFFICIENTI PATRIMONIALI – Dal punto di vista patrimoniale il Core Tier 1 è all’11,1% a fine settembre. Calcolato pro forma Eba il coefficiente si attesta al 10,3%.

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