Banche, Adusbef mette nel mirino i vertici di Ubi

DUE ESPOSTI A BERGAMO E MILANO – L’associazione dei consumatori Adusbef ha presentato due esposti alle procure della Repubblica di Bergamo e Milano chiedendo di “accertare alcune censurabili condotte dei manager del gruppo bancario Ubi Banca”. Lo ha annunciato la stessa associazione per la difesa dei consumatori e degli utenti bancari, finanziari e assicurativi, che punta il dito in particolare su “operazioni di acquisto di beni sociali a prezzi di favore rispetto alle quotazioni di mercato, acquisizioni di beni voluttuari quali imbarcazioni di oltre 40 metri, aeromobili e beni immobili”, oltre che “sull’altissimo livello di rischio dei crediti e sulle gravose partite a rischio”.

DUBBI SULL’OPERATO DEGLI AMMINISTRATORI – L’associazione presieduta dal senatore dell’Idv Elio Lannutti chiede anche di “accertare se gli accantonamenti, previsti dalla vigente normativa, siano capienti rispetto alla reale consistenza delle perdite attuali”. Gli esposti, spiega Adusbef, fanno riferimento alla legge 231/2001 sulla responsabilità amministrativa – che prevede la responsabilità in sede penale delle persone giuridiche per alcuni reati commessi a vantaggio delle stesse – ed evidenziano “la disastrosa situazione economico-finanziaria delle società Ubi Factor e Ubi Leasing, gravate da un’enorme massa di crediti in sofferenza dovuti a centinaia di operazioni maldestre che destano forti dubbi sull’operato degli amministratori”. Il gruppo bancario, a quanto risulta, non ha per ora diffuso commenti.

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