Inps, quando la crisi non va in pensione

Frenano le pensioni erogate dall’Inps: secondo i dati presentati nel bilancio sociale del gestore pubblico, nel corso del 2011 sono state erogate 964.487 nuove pensioni, con un calo medio del 14,5% rispetto al 2010 (quando erano 1.127.501). L’importo medio mensile lordo non arriva a 700 euro, mentre l’età media dei beneficiari è di 66,4 anni. Delle nuove pensioni che l’Inps ha iniziato a erogare a partire dall’anno passato, il 56% (540.344) è costituito da prestazioni di natura previdenziale (con un calo di 79.308 unità, ossia del 12,8%, rispetto all’anno precedente), mentre il restante 44% (424.153) è rappresentato da trattamenti assistenziali.

Le pensioni previdenziali liquidate nel 2011 hanno un valore medio pari a 923 euro mensili per un’età media di 64,3 anni. Nel complesso, a fine 2011 le pensioni previdenziali vigenti erano 14,8 milioni, in lieve aumento (un +0,6%, ossia 92.910 posizioni in più) rispetto alla fine del 2010, mentre è cresciuto in modo più robusto la spesa, che ha raggiunto i 169,9 miliardi di euro (+2,5%, ossia 4,1 miliardi in più dell’anno precedente). Sempre guardando solo ai nuovi trattamenti, appaiono in calo le pensioni di vecchiaia e anzianità: -21% rispetto alla fine del 2010, vale a dire -77.407 nuovi assegni liquidati. In totale, nel corso del 2011 queste pensioni hanno costituito il 54,5% del totale dei nuovi trattamenti, mentre quelle ai superstiti hanno rappresentato il 36,4% e i trattamenti di invalidità previdenziale il 9,1% del dato complessivo.

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