Banca Mps propone 1.110 esternalizzazioni ma i sindacati non ci stanno

FISAC: PROPOSTA IRRICEVIBILE – Dopo il declassamento arrivato da S&P (qui la notizia), anche i sindacati tornano a puntare il dito contro l’istituto senese, definendo inaccettabile la proposta di esternalizzare (licenziare per essere riassunti da una società esterna al gruppo) 1.110 lavoratori dopo un incontro tenutosi ieri fra i rappresentanti aziendali e le organizzazioni dei lavoratori dell’istituto.

UNA PROPOSTA ANCORA NON FORMALIZZATA PER ISCRITTO
– Secondo una nota della Fisac, Banca Mps ha ribadito infatti “la volontà aziendale di giungere in tempi stretti alla firma di un accordo quadro riguardante tutte le tematiche previste dal piano industriale, confermando la pregiudiziale in materia di esternalizzazioni”. Il sindacato nella nota riporta la proposta di Banca Mps “non formalizzata per iscritto” che prevede tra le altre cose “esternalizzazione di 1.110 lavoratori, unicamente del Ccnsorzio e presenti in tutti i poli”.

NESSUNA GARANZIA – “Si tratta di un progetto irricevibile, che non garantisce nessuno e che nasconde l’obiettivo di una drastica riduzione delle garanzie contrattuali”, afferma il sindacato, secondo cui le esternalizzazioni sarebbero seguite dalla “cessione di altri rami d’azienda, nelle strutture centrali e nella rete”.

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