NESSUN MATRIMONIO CON UBI – Non esiste alcuna ipotesi di matrimonio né di fidanzamento tra il Banco Popolare e Ubi Banca. A precisarlo è stato ieri Pierfrancesco Saviotti, amministratore delegato di Banco Popolare, che ha smentito così le voci relative a una possibile aggregazione tra grandi banche popolari. “Le ipotesi di aggregazione”, hanno commentato in proposito gli analisti di Intermonte, “sono per ora premature”.
IPOTESI DI AGGREGAZIONI PREMATURE – “Molto dipenderà dalla capacità delle banche popolari di far fronte alle necessità di rifinanziamento in futuro e dalla capacità delle singole banche di tornare ad una redditività accettabile e che generi capitale nel medio periodo”.
RIDURRE IL COSTO DEL LAVORO – Saviotti ha anche parlato della necessità per gli istituti di credito di ridurre il costo del lavoro: “bisogna raggiungere l’obiettivo con equilibrio, senza danneggiare i lavoratori che già soffrono”, ha osservato, ricordando che “per l’industria bancaria la situazione è difficilissima, la peggiore degli ultimi quattro anni”. Il numero uno del Banco Popolare ha poi aggiunto che è certamente “giusto” tagliare le retribuzioni del top management ma la misura, da sola, “non risolve” il problema del costo del lavoro nel settore.