Mps, si cambia ancora sui Monti bond

L’EMENDAMENTO DEL GOVERNO – Cambiano di nuovo le carte in tavola sui Monti bond, le obbligazioni che Banca Mps deve vendere al Tesoro per garantire il rafforzamento patrimoniale chiesto dall’Eba, l’Autorità bancaria europea. Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Reuters, il governo ha introdotto con un emendamento alla legge di stabilità nuovi paletti alla facoltà che Mps possa pagare le cedole sui Monti bond attraverso l’emissione di nuovi Monti bond.

NUOVE NORME – L’esecutivo aveva rivisto le norme che regolano l’emissione di queste obbligazioni nel decreto salva infrazioni europee, in vigore dall’11 dicembre con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale, secondo cui Mps può pagare le cedole in forma monetaria o, nel caso non abbia risorse sufficienti, attraverso l’emissione di nuovi Monti bond o di azioni ordinarie a valore di mercato.

SLITTA IL TERMINE PER L’EMISSIONE –
Ora, con la presentazione dell’emendamento, il governo corregge ancora il tiro e stabilisce che Mps potrà pagare le cedole sui Monti bond anche attraverso l’emissione di nuovi Monti bond “in relazione agli esercizi finanziari 2012 e 2013”, ma “nei limiti in cui ciò risulti compatibile con il quadro normativo dell’Unione europea in materia di aiuti di Stato”. Inoltre, secondo quanto riporta MF, il governo avrebbe anche previsto il posticipo dal 31 gennaio al 1° marzo del termine ultimo utile per l’emissione dei Monti bond, probabilmente per tenere conto dei ritardi nell’approvazione della disciplina delle obbligazioni.

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