Giurgola Trazza (Apf): se il pf svolge un ruolo sociale

Giurgola Trazza, come sono andate le reti nel 2012? Ci sono gli ingredienti per una crescita nel 2013?
L’andamento delle reti è chiaramente rappresentato dai dati Assoreti. La raccolta netta è stata di circa 10 miliardi in dieci mesi, e per ben quattro quinti in risparmio pregiato. Lo stock complessivo collocato dai promotori è prossimo a 250 miliardi. La qualità del lavoro svolto dai promotori emerge non solo da questo risultato, straordinario anche in termini di diversificazione della raccolta, ma soprattutto dal livello di consulenza erogata. Un esempio è l’attenzione che i pf pongono nell’avviare piani di investimento di lungo periodo con i loro clienti. Da Eurisko sappiamo che una famiglia su tre ha avviato un progetto previdenziale grazie al proprio promotore, mentre negli altri canali distributivi il rapporto scende fino a uno su cinque. Questa continua crescita del ruolo sociale del promotore è il miglior ingrediente per ulteriori passi avanti nel 2013.

Quali sono i problemi che la promozione dovrà affrontare e risolvere il prossimo anno?
Sarà un anno ancora difficile per il Paese, le componenti economico finanziarie, nel macro come nel micro, avranno il loro peso e saranno oggetto di forti sensibilità. Leve importanti ai fini della gestione di questo quadro saranno dal lato del promotore l’aggiornamento e la preparazione volti a riconoscere e ottimizzare gli investimenti nel contesto evolutivo dei mercati, dal lato dei cittadini interventi di educazione finanziaria finalizzati alla sensibilizzazione circa l’importanza di non lasciarsi andare alla tentazione (e agli errori) del “fai da te” e alla migliore conoscenza e consapevolezza della funzione di assistenza che il promotore professionalmente svolge. In questa direzione anche Apf darà il suo contributo con una nuova campagna di comunicazione su stampa e online.

Cosa c’è da fare ancora a livello normativo?

I nostri studi e approfondimenti sono a disposizione delle istituzioni, che hanno una visione strategica di lungo periodo, per contribuire a centrare anche gli interventi di breve e renderli coerenti con le caratteristiche del mercato, la tutela dei risparmiatori/investitori e le esigenze degli operatori. In questa direzione sono auspicabili interventi per dare omogeneità alla disciplina di offerta fuori sede di servizi e prodotti finanziari, migliorare l’efficienza degli adempimenti burocratici e consentire maggiore funzionalità ed efficacia al sistema dei controlli e di vigilanza.

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