MULTA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI – Ubs ha ammesso la frode commessa attraverso la propria controllata giapponese dal 2005 al 2010 nell’ambito dell’indagine sulla manipolazione del tasso interbancario Libor e si è detta pronta a pagare una sanzione da 1,53 miliardi di dollari.
ERMOTTI: PENTITI PER IL COMPORTAMENTO INAPPROPRIATO – “Siamo profondamente pentiti per questo comportamento inappropriato e scorretto. Nessun profitto è più importante della reputazione di questa azienda e siamo impegnati a fare business con integrità”, ha detto l’a.d. Sergio Ermotti. Alcuni collaboratori si sono comportati in modo inaccettabile, ha aggiunto, assicurando che la banca ha adottato misure disciplinari nei confronti di 30/40 persone che hanno lasciato o dovranno lasciare l’istituto.
GLI ALTRI CASI – La transazione concordata con le autorità americane, britanniche e svizzere supera più di tre volte i 450 milioni di dollari (362 milioni di euro) sborsati da Barclays lo scorso giugno per aver manipolato il tasso benchmark usato per prezzare i contratti finanziari a livello globale. L’importo sborsato rappresenta inoltre la seconda maggiore sanzione mai pagata nella storia dopo quella pattuita settimana scorsa con Hsbc, pari a 1,92 miliardi di dollari, per riciclaggio di denaro negli Stati Uniti.