Zurich, l’assicurazione non è un bene di lusso

L’INDAGINE IN EUROPA – La crisi c’è e si fa sentire, soprattutto sui consumi. Ma se da un lato si tende a risparmiare il più possibile su vacanze, uscite al ristorante e vestiti, dall’altro ci sono dei beni su cui non si può lesinare. Come l’educazione e l’assicurazione, per esempio. Questa è la posizione dei cittadini europei, emersa da un recente sondaggio condotto da GfK per conto di Zurich Insurance Group in sette Paesi del Vecchio Continente.

LA PERCEZIONE DELLA CRISI – Ma entriamo nel dettaglio dei risultati dello studio: per quanto riguarda la percezione della crisi, circa il 70% degli intervistati in Portogallo, il 67% in Italia e il 59% in Spagna si dicono molto preoccupati, mentre svizzeri e russi sono i meno allarmati (rispettivamente 31% e 28%). Alla domanda su cosa preferirebbero rivedere la spesa, svizzeri, tedeschi e russi si sono detti disposti a rinunciare a eventuali uscite al ristorante o nei locali, mentre austriaci, portoghesi e spagnoli sono risultati più propensi a tagliare sui viaggi e gli italiani su vestiario e moda.

SERVE UNA BUONA ASSICURAZIONE – Ma, in generale, assicurazione ed educazione non sono ritenuti beni accessori su cui tirarsi indietro. Tutti i partecipanti allo studio sono infatti concordi nel dire che, a dispetto della crisi economica, la necessità di una buona copertura assicurativa non è cambiata, sostiene Zurich. “Solo una quota compresa tra il 3% e l’8% degli intervistati in Portogallo, Italia e Spagna ridurrà le spese per assicurazione qualora si trovasse a dover tagliare il proprio budget. E negli altri Paesi la percentuale varia dal 9% della Svizzera al 18% della Russia”.

COPERTURA ASSICURATIVA – Più nel dettaglio, in Italia il 38% degli intervistati, dovendo rinunciare a qualche copertura assicurativa, opterebbe per l’assicurazione furto e incendio, mentre solo il 18% si sentirebbe di rinunciare alla copertura sugli infortuni. Diverso lo scenario in Portogallo, dove emerge che a parità delle altre coperture (per le quali la possibilità di rinuncia varia tra il 21% e il 26%), quella a cui non si sentono di rinunciare è l’assicurazione sulla casa (12%). In Germania, solo il 6% sostiene di poter rinunciare a una copertura responsabilità civile (non auto). Sul fronte dei risparmi da destinare alla pensione, infine, l’indagine evidenzia come il 34% degli italiani intervistati (contro una media degli altri Paesi che si assesta intorno al 10%) non abbia ancora preso in considerazione l’idea di costruire una pensione integrativa.

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