Studio di A.T. Kearney: il futuro è nella Robo 4 advisory

Durante l’ultima edizione dell’ITForum di Rimini Massimo Arrighi (nella foto), partner di A.T. Kearney, ha presentato un approfondimento condotto sulla clientela americana e sul mondo dei robo advisor. Le grandi qualità di queste piattaforme digitali di consulenza finanziaria sono la facilità di accesso e di uso da parte degli investitori, la trasparenza sulle prestazioni e sui costi, la velocità di transazione e la precisione della reportistica. Tutte qualità insomma che renderebbero il robo advisor la soluzione d’investimento ideale per affrontare il cambiamento normativo della Mifid 2. Tanto che, a fronte del crescente interesse della clientela a investire i propri risparmi nella consulenza digitale, sono tante le istituzioni finanziarie, banche e sgr che hanno di recente acquistato o realizzato un proprio robo advisor. Ma, evidenzia lo studio presentato da Arrighi, sono anche tante le mancanze. A cominciare dall’offerta limitata di prodotti di investimento come assicurazioni e real estate. I robo advisor non hanno una gestione alpha, ma usano solo algoritmi beta. E ancora: il portafoglio è deterministico e non viene ri-bilanciato se non ogni 2-3 mesi, il servizio di consulenza umana è limitata e sempre su richiesta esplicita del cliente e infine la tecnologia dell’intelligenza artificiale è ancora standard e ancorata ai progressi scientifici. Per Arrighi quindi il futuro sarà dominato da realtà ibride che riusciranno a mixare il digitale con la componente umana, la cosidetta robo 4 advisory, a supporto del professionista. Insomma, la consulenza finanziaria, quella che riuscirà ad adattarsi ai cambiamenti tecnologici in atto e a sublimare le proprie singolarità e prerogative, è ancora viva e vegeta.

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