Mps: ecco cosa devono sapere correntisti e risparmiatori

PROBLEMI PER I RISPARMIATORI – Lo scandalo derivati di Mps ancora infuria sui mercati finanziari. Dopo le ultime vicende intorno all’istituto, e con le indagini che si allargano a macchia d’olio, i dirigenti si affannano a tranquillizzare correntisti e risparmiatori. “Secondo noi”, ha spiegato da ultimo Fabrizio Viola, amministratore delegato di Rocca Salimbeni, al termine dell’assemblea straordinaria, “possono stare assolutamente tranquilli. Ho visto che oggi anche l’autorità di vigilanza si è espressa in proposito”. Ma è davvero così? Ecco alcune cose che è bene tenere a mente.

CONTO CORRENTE TUTELATO – Assodato che di fatto il fallimento di una banca è cosa molto rara e che nel caso di Mps, secondo gli esperti, questa eventualità è remota, il sottoscrittore di un conto corrente è comunque tutelato dal Fondo interbancario di tutela dei depositi (Fitd), cui tutte le banche sono obbligate ad aderire. In caso di fallimento quindi il Fondo interverrà rimborsando i correntisti fino a 100mila euro. Tutelati anche conti deposito gli assegni circolari e i certificati di deposito nominativi.

AZIONI E OBBLIGAZIONI – Per azioni e obbligazioni il discorso è leggermente diverso. Per il primo caso infatti c’è un consapevole invstimento nella società (nella banca in questo caso), e chi lo sottoscrive partecipa alle fortune e alle sfortune della banca. Così come nel secondo caso le garanzie di un ritorno, o di un rimborso, dell’investimento non ci sono. Il rischio, in altre parole, è tutto a suo carico. Diverso ancora il caso di derivati, fondi pensione, fondi comuni o etf. Il sottoscrittore, infatti, di questi prodotti finanziari ha piena tutela in caso di criticità dell’istituto bancario. Il denaro spesso si trova presso una banca depositaria che lo gestisce.

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