Come ti profilo il cliente: parlano Spallanzani e Tofanelli di Assoreti

LA PROFILATURA DEL CLIENTE – Il cliente? Meglio lo conosci, meglio lo gestisci. Nell’ambito dell’accordo di collaborazione con Assoreti, il Centro Arcelli per gli studi monetari e finanziari (Casmef) della Luiss ha elaborato una ricerca che punta a dare un contributo metodologico alla redazione di questionari per la profilatura della clientela, in linea con i più recenti orientamenti dell’Esma in materia di adeguatezza degli investimenti e con le valutazioni espresse in un recente “Discussion paper” della Consob.

UN SEMINARIO SUL TEMA – Se ne è parlato venerdì 8 febbraio in un seminario all’Auditorium San Fedele di Milano. Tra i presenti, il commissario Consob Vittorio Conti, il presidente di Assoreti Antonio Spallanzani e il segretario generale della stessa associazione Marco Tofanelli. “Troppo spesso, in questi ultimi tempi, il tema delle tutele è stato ricondotto al fatto che in un prospetto ci sia un’informazione oppure no”, ha detto Conti a BLUERATING. “La tutela, in momenti turbolenti come questi, è un fatto dinamico e non statico. I mercati cambiano e così il rischio di un prodotto e la capacità di rischio del sottoscrittore”.

SERVE AL PROMOTORE E ALL’AZIENDA
– Cambia quindi anche la profilatura, che “è innanzitutto un obbligo normativo e va osservato in modo puntuale”, ha commentato Spallanzani sempre con BLUERATING. “Serve al promotore finanziario perché consente di dare ordine alle molteplici informazioni che riceve dal cliente e che poi deve verificare nel corso degli anni. Io credo che serva anche alle aziende, perché consolidare in forma ordinata le informazioni ricevute è un ottimo strumento di tutela dalle pretese ingiuste dei clienti, che potrebbero manifestarsi quando il rapporto si interrompe”. Uno strumento utile a tutti, insomma: cliente, promotore finanziario e azienda.

MIGLIORE RELAZIONE CON IL CLIENTE – L’auspicio per i prossimi mesi, ha osservato dal canto suo Tofanelli parlando con BLUERATING, è “un benchmark obbligatorio, che l’industria e il ceto bancario dovranno seguire. Quindi, una modifica dei questionari che sono stati fino ad oggi apportati. Come mondo delle reti, possiamo dire che si tratta di un investimento importante, che però potrebbe portare a un miglioramento della relazione con il cliente”.

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