Mps, il Codacons ricorre al Consiglio di Stato sui Monti bond

UDIENZA IL 22 MARZO – Il Codacons non vuole gettare la spugna sull’emissione di Monti bond a favore di Mps. Il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori ha annunciato di aver presentato un ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar del Lazio, che lo scorso 22 febbraio aveva respinto la richiesta di sospendere l’emissione del prestito a favore di Rocca Salimbeni (qui la notizia). L’udienza è fissata per il 22 marzo, ha fatto sapere l’associazione.

APPELLO AI LEADER POLITICI – La legge di stabilità prevede che Mps debba vendere al Tesoro i Monti bond entro il primo marzo. Intanto il Codacons si appella ai leader dei tre principali partiti politici, Pier Luigi Bersani, Silvio Berlusconi e Beppe Grillo, “affinché blocchino il prestito da quattro miliardi di euro in favore della banca senese e utilizzino questi soldi per fini migliori, come per esempio rimborsare i cittadini dell’Imu versata lo scorso anno”. In alternativa, spiega l’associazione, “chiediamo ai tre leader di vincolare l’erogazione del prestito all’obbligo da parte del cda di Mps di deliberare l’immediata corresponsione allo Stato di azioni della banca per un valore pari al prestito”.

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