Mediatori creditizi, ecco come distinguere un professionista da un abusivo

ALLARME MEDIATORI CREDITIZI ABUSIVI – Assofinmed lancia l’allarme “mediatori creditizi abusivi”. Approfittando del periodo transitorio che il settore sta vivendo dopo l’entrata in vigore della nuova disciplina in tema di mediazione creditizia lo scorso 31 ottobre 2012, segnala l’associazione, numerosi soggetti stanno continuando a esercitare l’attività pur non avendo i requisiti, a danno dei cittadini. E “l’assoluta mancanza di provvedimenti sanzionatori da parte degli organi di vigilanza rassicura coloro che, privi di ogni abilitazione e attori di una evasione totale, danneggiano l’immagine di chi ha titolo e competenze per operare correttamente e riducono la trasparenza”, scrive ancora Assofinmed. Proprio per evitare situazioni di questo tipo, l’associazione invita quindi cittadini e clienti a prestare la massima attenzione a chi si trovano davanti. E fornisce qualche dritta per riuscire a distinguere un vero professionista da un mediatore abusivo: 

1 – Accertarsi, prima di affidare un incarico o di sottoscrivere un qualsiasi mandato, che l’operatore con cui si sta trattando sia iscritto all’Organismo degli agenti in attività finanziaria e mediatori creditizi (Oam). E’ possibile eseguire una ricerca nella pagina dedicata http://www.organismo-am.it/elenchi/ricerca_generica/default.aspx sia sulla persona fisica sia sulla persona giuridica.

2 – Far valere, al primo contatto con l’intermediario creditizio prescelto, il proprio diritto di ottenere l’avviso sulle principali norme di trasparenza e tutela del consumatore; il foglio informativo con i dettagli sull’Intermediario del credito, sull’operazione, sulle condizioni economiche e sulle principali clausole contrattuali che regolano l’operazione stessa; il foglio privacy, contenente le disposizioni in materia di protezione dei dati personali; una copia della Guida Arbitro Bancario Finanziario; una copia completa del testo del contratto idonea per la stipula e un documento di sintesi che espone le più significative condizioni contrattuali ed economiche.

3 – Verificare che i moduli utilizzati dall’operatore siano chiari, comprensibili e ispirati alla buona fede contrattuale; i timbri e le firme vengano apposti al modulo in presenza del cliente; nel caso di mediatore creditizio, il compenso pattuito venga pagato con assegno bancario, intestato alla società e solo se la trattativa abbia avuto esito positivo e sia stata svolta da chi è in regola con i disposti di legge.

IL COMMENTO DI ASSOFINMED – Una sola clausola “abusiva”, ricorda l’associazione,  può rendere nullo l’intero contratto stipulato da un consumatore, a garanzia della sua tutela alle migliori condizioni possibili. Troppo spesso, conclude Assofinmed, “giungono ancora notizie riguardo a falsi operatori del settore che si presentano come intermediari creditizi o agenti in attività finanziaria che promettono, attraverso un proprio intervento, di far ottenere un prestito anche a chi non è riuscito nell’impresa sfruttando i canali ordinari”.

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