SOSPENSIONE PER DUE MESI – La Consob ha sospeso per due mesi, in via sanzionatoria, un promotore finanziario responsabile di aver utilizzato i codici segreti dei clienti per accedere ai loro conti e disporre operazioni di invesimento, sebbene nessuno degli interessati abbia presentato reclami o lamentele. Protagonista della vicenda è Dino Enderle, iscritto all’Albo dei promotori finanziari dal 1999: la segnalazione alla Commissione è arrivata da Banca Fideuram, che ha fatto sapere di aver sospeso il promotore dall’attività per due settimane a causa delle irregolarità commesse.
LE CONTESTAZIONI MOSSE AL PROMOTORE – Dall’esame della documentazione inviata dalla società, spiega la Consob, è emerso che Enderle, nel periodo compreso tra il 4 marzo 2010 e il 1° marzo 2011, avrebbe effettuato, tramite canale telematico, 4.401 operazioni di investimento, per un controvalore di quasi 8,8 milioni di euro, a valere sui rapporti intestati a ventisei clienti. Si tratta di operazioni disposte a orari ravvicinati e per clienti diversi da un medesimo indirizzo IP, identificativo di un personal computer collegato alla rete aziendale.
LE AMISSIONI – L’intermediario ha fatto sapere inoltre che lo stesso Enderle ha ammesso di di aver detenuto le chiavette O-Key e le password dei clienti per effettuare operazioni di investimento tramite canale telematico, specificando di aver agito per soddisfare le esigenze di una parte della sua clientela, che era perfettamente a conoscenza di ogni singola operazione.
LA DECISIONE DELLA CONSOB – Accertate le irregolarità commesse, la Consob ha deciso di sospendere il promotore dall’Albo per due mesi, tenuto conto da un lato della sistematicità delle condotte a base della violazione, che ha interessato un numero elevato di clienti e operazioni, e dall’altro l’assenza di reclami per le condotte in esame e di segnalazioni di danni da parte dei clienti coinvolti.