Promotori, Anasf: è giallo sull’obbligo di iscrizione alla Camera di commercio

ISCRIZIONE NEL REGISTRO DELLE IMPRESE – Anasf interroga Unioncamere di Roma sugli obblighi dei promotori finanziari circa la loro iscrizione nel registro delle imprese presso la Camera di commercio. I promotori finanziari, ricorda l’Associazione, sono tenuti – tra gli adempimenti prescritti per legge – anche all’iscrizione nel registro delle imprese (sezione ordinaria) presso la Camera di Commercio. Nonostante sotto il profilo civilistico l’attività di promotore finanziario sia assolutamente diversa da quella dell’agente e rappresentante di commercio, diverse Camere di commercio sul territorio italiano, in passato, hanno iscritto d’ufficio nel “ruolo degli agenti e rappresentanti di commercio” anche i promotori finanziari.

L’ABOLIZIONE DEL RUOLO DEGLI AGENTI – Il problema, spiega Anasf, sorge a seguito della soppressione di questi ruoli su disposizione del decreto legislativo n.74 del 2010: a questo punto, si chiede Anasf, i promotori iscritti in questi vecchi “ruoli” devono o non devono procedere all’aggiornamento della propria posizione presso la Camera di commercio mediante la compilazione del “Modello ARC”? La risposta è no, secondo l’associazione presieduta da Maurizio Bufi.

NESSUN OBBLIGO PER I PROMOTORI – “E’ opinione dell’Associazione che tutti quei promotori finanziari (impropriamente) iscritti in passato e presenti nei “ruoli degli agenti e rappresentanti di commercio” non debbano oggi effettuare alcun aggiornamento della loro posizione”, scrive Anasf. “Ciò in considerazione del fatto che il ruolo soppresso non abbracciava anche l’attività di promotore finanziario e che, in ogni caso, quest’ultimo, per poter svolgere la propria attività, deve essere iscritto nell’Albo Unico dei promotori finanziari”.

INTERROGAZIONE FORMALE A UNIONCAMERE –
Detto questo, Anasf ha chiesto formalmente a Unioncamere di Roma, tenuto conto anche delle conseguenze in termini sanzionatori previste dal decreto, di voler confermare l’interpretazione fornita dall’Associazione oppure, in caso contrario, di indicare gli obblighi esistenti e la procedura da seguire per l’aggiornamento della posizione. Anasf comunicherà quanto prima a tutti gli associati la risposta di Unioncamere.

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