Dopo il downgrade di Fitch solo Dbrs mantiene il giudizio A sull’Italia

PER DBRS L’ITALIA HA ANCORA UN GIUDIZIO A – Nonostante il declassamento dell’Italia da parte dell’agenzia di rating Fitch – che ha tagliato il giudizio sul Paese da A- a BBB+ con outlook negativo – le banche italiane non dovrebbero subire haircut più penalizzanti sui Btp che portano alla Bce come garanzia per ottenere finanziamenti. Lo spiegano gli analisti di Intermonte, ricordando che la Bce prende in considerazione il rating più elevato tra le quattro agenzie principali: Fitch, S&P, Moody’s e la canadese Dbrs: proprio quest’ultima assegna ancora all’Italia un giudizio A.

LE RAGIONI DI FITCH – Il downgrade di Fitch – che ha allineato il proprio giudizio a quello di S&P (uno scalino superiore rispetto a Moody’s) – arriva a seguito degli ultimi dati sul Pil e dell’esito ”inconcludente” delle recenti elezioni politiche. Secondo l’agenzia di rating è ‘”improbabile” che si riesca a formare un governo stabile delle prossime settimane e in ogni caso un esecutivo in queste condizioni “potrebbe essere più lento e meno efficace nel rispondere agli shock”. Fitch sottolinea inoltre come il dato sul Pil del quarto trimestre confermi che l’Italia “è in profonda recessione”.

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