Mps, Beppe Grillo: David Rossi non sarà l’ultima vittima

NAZIONALIZZARE LA BANCA Banca Monte dei Paschi di Siena deve essere nazionalizzata per mettere fine a una vicenda che ricorda il fallimento del Banco Ambrosiano e in cui David Rossi, il responsabile della comunicazione di cui si sospetta il suicidio (qui la notizia), potrebbe non essere l’ultima vittima.

M5S PARTECIPERA’ ALLE COMUNALI DI SIENA – Parola di Beppe Grillo, che in un nuovo messaggio sul suo blog ha denunciato il silenzio calato sulla vicenda del Monte dei Paschi di Siena e ha annunciato che il Movimento 5 Stelle parteciperà alle elezioni comunali di Siena. “Di fronte a sé Mps ha il fallimento conclamato o la svendita a qualche istituto di credito europeo (francese?). Mps deve essere nazionalizzata e avviata una azione di responsabilità per il recupero” dei miliardi sottratti alla banca, scrive Grillo nel suo blog.

DAVID ROSSI NON SARA’ L’ULTIMA VITTIMA – “Da quando David Rossi, il responsabile della comunicazione, si è buttato (lo hanno buttato?) dalla finestra di un ufficio del Monte dei Paschi dopo una lunga telefonata (con chi ha parlato? possibile che non si possa risalire all’interlocutore? o non si voglia?) sulla città è calata una cappa che si taglia con il coltello”, prosegue.  “Qualcuno si chiede chi sarà il prossimo, la vox populi senese dà per certo che Rossi non sarà l’ultima vittima”. Il comico genovese ha più volte denunciato il depauperamento del valore della banca (da lui oggi quantificato in 20 miliardi) sulla quale da mesi è in corso una inchiesta giudiziaria e contro i cui vecchi amministratori la Banca d’Italia ha recentemente deliberato multe per oltre 5 milioni di euro (qui la notizia).

VIOLA: RACCOLTA MOLTO POSITIVA A MARZO –
Grillo ha sottolineato che il valore di borsa della banca è crollato e che nei giorni scorsi sono stati ritirati alcuni miliardi dai depositi, una fuga che può diventare inarrestabile e trasformare l’istituto in un guscio vuoto. In un’intervista a Mf di giovedì scorso, l’a.d. di Mps, Fabrizio Viola, ha detto invece che la raccolta diretta è stata “buona” a gennaio, debole a febbraio a causa delle turbolenze dello scandalo derivati e “molto positiva” a marzo, con la creazione di nuovi depositi e l’emissione di bond.

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