Allarme della Commissione Ue: le banche italiane sono più deboli

BANCHE ITALIANE DEBOLI – Le banche italiane sono diventate più deboli. A lanciare l’allarme è la Commissione europea, che nel rapporto sugli squilibri macroeconomici in Italia e in altri 12 Paesi pubblicato oggi evidenzia come “la resistenza del settore bancario italiano si sia seriamente indebolita dalla metà del 2011, minando la capacità delle banche di sostenere l’attività economica e gli aggiustamenti”. In particolare, sottolinea la Commissione, “la perdita di accesso delle banche italiane al mercato interbancario mondiale a seguito dell’espandersi all’Italia della crisi del debito sovrano dell’eurozona ha accresciuto in modo significativo la dipendenza dal rifinanziamento dell’eurosistema”. Non solo: secondo la Commissione, la doppia recessione in Italia “ha aumentato il rischio del credito al settore privato, appesantendo le banche con una larga quantità di crediti in sofferenza”

LE SFIDE DA AFFRONTARE – L’esecutivo di Bruxelles riconosce che “alcune misure importanti sono state adottate nell’ultimo anno per affrontare questi squilibri”, ma “la loro piena attuazione resta una sfida”, così come c’è ancora spazio per “azioni ulteriori in molte aree”. In particolare, si tratta di “rafforzare la concorrenza in alcuni mercati di prodotti e servizi, sviluppare un sistema fiscale più favorevole alla crescita, decentralizzare ulteriormente il livello di trattativa salariale, migliorare il sistema scolastico e l’efficienza della pubblica amministrazione”.

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