Mps, sequestrati 1,8 miliardi a carico di Nomura. Nuovi guai anche per Mussari e Vigni

SEQUESTRI – La procura di Siena ha disposto sequestri preventivi per oltre 1,8 miliardi di euro a carico di Nomura e per circa 14,5 milioni a carico degli ex vertici della banca senese e dell’ex capo della finanza dell’istituto e sta sequestrando i contratti relativi all’operazione di ristrutturazine del contratto derivato Alexandria. Lo ha annunciato la stessa procura di Siena, che ipotizza i reati di truffa aggravata e usura aggravata ai danni dI Banca Mps.

MUSSARI, VIGNI E BALDASSARRI –
L’ex presidente Giuseppe Mussari e l’ex direttore generale Antonio Vigni sono stati oggetti di sequestri rispettivamente per 2,3 milioni e 9,9 milioni, mentre l’ex capo della finanza Gianluca Baldassarri si è visto sequestrare somme per 2,2 milioni.

NOMURA
– Gli 1,8 miliardi sequestrati a Nomura sono per 88 milioni relativi a commissioni occulte, mentre gli altri 1,7 miliardi di euro fanno riferimento a somme depositate da Mps in favore di Nomura a titolo di garanzia sul finanziamento ricevuto.

LE INDAGINI
Mussari, Vigni e Baldassarri, assieme al presidente e al dirigente pro tempore di Nomura, Sadeq Sayeed e Raffaele Ricci, sono indagati per i reati di ostacolo aggravato all’attività di vigilanza, infedeltà patrimoniale aggravata, false comunicazioni sociali aggravate in concorso tra loro.

LO SCANDALO
Banca Mps è finita nell’occhio del ciclone lo scorso gennaio, quando sono venute a galla operazioni segrete sui derivati con Nomura per nascondere perdite per centinaia di milioni dal bilancio del 2009, quando l’istituto senese era guidato dal presidente Giuseppe Mussari – dimessosi dopo lo scandalo dalla presidenza dell’Abi (qui la notizia) – e dal direttore generale Antonio Vigni (qui per approfondire).

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