Escalona (Finanza&Futuro): adesso puntiamo sui private banker

L’anno è cominciato molto bene, sull’onda del tono in cui è finito il 2012. Lo dice a BLUERATING, in un attimo di pausa del Salone del Risparmio 2013, l’amministratore delegato di Finanza & Futuro Banca Armando Escalona. “L’anno scorso è stato, credo, il miglior anno della nostra storia per quanto riguarda la crescita dei promotori finanziari e delle masse – che hanno superato i 10 miliardi di euro – della raccolta netta e della raccolta netta gestita“.

Ed è stato così anche l’inizio del 2013.
Sì, direi che questo ha trovato conferma nei primi mesi dell’anno in corso, dove in particolar modo la raccolta netta gestita sta mostrando una rimonta. Dunque noi avvertiamo un trasferimento dall’amministrato al gestito.

Con queste premesse, come proseguirà l’anno?
Noi ci siamo posti degli obiettivi importanti, che sono quelli di superare i dati dell’anno scorso. Non tanto sul numero dei promotori finanziari, perché il nostro target è a 1.600 e siamo vicinissimi, a 1.550 circa, quindi sarà ragionevolmente più facile da conseguire rispetto agli obiettivi che ci eravamo fissati negli anni scorsi. Puntiamo piuttosto a una qualità ancora più alta e ad aumentare l’asset medio dei promotori finanziari. Miriamo a superare di gran lunga il miliardo di raccolta e ad avvicinarci agli 1,2/1,3 miliardi di euro. Le premesse ci sono già in questo primo trimestre.

E sul reclutamento? Può darci qualche dettaglio in più?
In generale, noi non facciamo campagna acquisti rivolta a qualche particolare promotore o contro qualche particolare società. Adesso puntiamo ad acquisire private banker – un po’ tutto il mercato si sta rivolgendo a questo segmento – e promotori finanziari con asset più elevati. Non abbandoneremo il reclutamento di neofiti, ma ne faremo un po’ meno. Adesso dobbiamo consolidare la crescita, quindi lavorare sui promotori finanziari che abbiamo acquisito negli anni scorsi. Ma per far crescere la media dobbiamo puntare necessariamente sul private, con un portafoglio di almeno 30 milioni di euro.

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