Generali chiude il trimestre in crescita, corre il ramo danni

UTILE A 603 MILIONI – Il gruppo Generali ha chiuso il primo trimestre con un utile netto di 603 milioni, in crescita del 6,3% su anno, mentre l’utile operativo è salito dell’8% a quota 1,3 miliardi. “In questo trimestre abbiamo realizzato il miglior risultato operativo degli ultimi quattro anni, grazie a un’eccellente performance nel danni e a un solido business vita, che riflette il focus sulla profittabilità della nostra raccolta”, ha commentato il ceo Mario Greco.

BEN POSIZIONATI – “Stiamo facendo progressi importanti nel realizzare le azioni finalizzate a trasformare il nostro business. In questi mesi abbiamo già compiuto passi significativi”, ha aggiunto, ricordando per esempio l’acquisto della prima tranche di Gph in Europa centro-orientale, il collocamento del 12% di Banca Generali (qui la notizia) e l’avvio della business unit Corporate & Commercial (qui la notizia). “Siamo all’inizio del nostro cammino e ben posizionati per raggiungere i nostri obiettivi”.

BENE I DANNI – Al buon andamento del primo trimestre, evidenzia ancora la nota del gruppo assicurativo triestino, ha contribuito in particolare il segmento danni, che ha raggiunto un utile operativo di 520 milioni (+26,6%) grazie a un combined ratio in miglioramento di 1,8 punti percentuali al 93,6%. Nel vita il risultato operativo è sceso invece del 2,6% a 797 milioni di euro. I premi complessivi sono stati pari a 19,1 miliardi (-2,6% su anno), con una fronte di una crescita dell’1,5% a 6,9 miliardi nei danni e un calo del 4,7% a 12,3 miliardi nel vita, ascrivibile soprattutto all’effetto “una tantum” delle azioni di protezione del portafoglio di risparmio francese.

IL PATRIMONIO – Sul fronte patrimoniale, il Solvency I ratio a fine marzo si attestava al 138% a causa dell’impatto dell’acquisto della prima tranche di Gph, ma si è riportato a fine aprile ai livelli di fine 2012, al 145%, grazie al favorevole andamento dei mercati finanziari e al collocamento del 12% di Banca Generali, evidenzia il Leone di Trieste. Il patrimonio netto a fine marzo si è mantenuto intorno ai 18,8 miliardi (-1,2%) malgrado l’impatto per 477 milioni dell’acquisto della prima tranche Gph.

L’OUTLOOK – Per il 2013 il gruppo prevede premi in calo nel segmento vita, a seguito del contesto economico-finanziario ancora incerto. Nel danni è previsto un incremento dell’attività, con il contributo sia del business non auto sia di quello auto. Generali si aspetta comunque per il 2013 un miglioramento del risultato operativo complessivo, proseguendo sia nel processo di rafforzamento del capitale sia nel programma di riduzione delle spese.

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